Il prossimo 7 dicembre, per la 35esima volta, sarà acceso l’Albero di Natale più grande del mondo: anche quest’anno gli “Alberaioli” hanno tenuto fede all’impegno preso da chi, nel 1981, per la prima volta realizzò l’Albero sulle aspre pendici del Monte Ingino, concretizzando un sogno contro ogni logica e buon senso.
Dopo papa Francesco, quest’anno, testimonial d’eccezione sarà l’organizzazione umanitaria internazionale Medici senza Frontiere (Msf), premio Nobel per la pace 1999. Estrema concretezza senza alcun protagonismo sono gli elementi che caratterizzano l‘operato degli operatori umanitari di Msf; indipendenza, neutralità e imparzialità sono i principi che hanno guidato fin dal 1971 ogni aspetto del loro lavoro. Tutti gli individui sono uguali davanti alla sofferenza: viene fornita assistenza medica gratuita di alta qualità alle persone che ne hanno bisogno, indipendentemente dal loro credo religioso o politico.
Le donazioni dei privati sono la linfa vitale di Medici senza Frontiere Italia, rappresentando oltre il 99% dei fondi raccolti: grazie all’indipendenza economica che deriva da questi contributi diventa possibile intervenire in modo rapido, efficace e indipendente nei contesti di maggiore urgenza in tutto il mondo. Nel 1999 Msf ha ricevuto il premio Nobel per la Pace in riconoscimento del suo “lavoro umanitario pioneristico realizzato in vari continenti”; oggi l’organizzazione è impegnata in più di 60 paesi con attività mediche che spaziano dalla gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, alla chirurgia di guerra e di routine, alla lotta alle epidemie e al supporto psicologico per le vittime di traumi.
“E’ una scelta ampiamente condivisa con gli ‘Alberaioli’ – commenta il sindaco Filippo Mario Stirati – che va in direzione del riconoscimento del grande impegno e dell’operato di chi dedica giornalmente la propria vita a sostegno dei più deboli e di quanti sono colpiti dalle conseguenze delle guerre nel mondo. Dopo Papa Francesco, per la 35esima edizione, è la scelta etica che va nella direzione indicata dal Pontefice, di essere sempre vicini agli ultimi”.
Gli ‘Alberaioli’ sono al lavoro già da settimane sulle pendici del Monte Ingino per sistemare le luci dell’Albero di Natale più Grande del Mondo, che quest’anno ha anche il Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, chiesto dal sindaco nei mesi scorsi.