C’era una volta il cinema Modernissimo, in Via del Carmine a Perugia: era stato chiuso nel 2000, complici i multisala nelle periferie, il graduale svuotamento dell’acropoli, quando ancora in realtà la crisi non c’era. Oggi quel punto, sulle scalette antistanti Via della Viola, è diventato un simbolo: riprendersi il centro storico, strapparlo al buio che lo ha avvolto per forse troppo tempo. In fondo Via della Viola, insieme all’associazione che la popola dal nome “Fiorivano le viole”, è stata l’emblema di una città che torna a rivivere e sorridere, dopo aver visto chiudere battenti, case e saracinesche. Lì, come altrove in città. Perugia vuole cultura, vuole aggregazione, vuole la gente per le strade. Anche andando contro all’immagine che invece si è tristemente ritagliata come capitale della droga. Senza mettere tutto nello stesso calderone, così tanto da rischiare di non considerare una questione la volta, questa è la storia di quattro ragazzi, Ivan e Andrea Frenguelli, Andrea Mincigrucci, Giacomo Caldarelli, che hanno deciso di creare una cooperativa, l'”Anonima impresa sociale”, con la quale risollevare le sorti del Modernissimo. La storia è fatta però anche di soldi da stanziare, per restrutturare l’immobile lasciato in disuso per tanto tempo: 300 mila euro da investire nel progetto, con la proprietaria del locale che più e più volte aveva provato a riportare l’attenzione sulla questione. Poi l’idea dei quattro di organizzare un crowdfunding, ormai uno degli strumenti più efficaci per reperire fondi: una donazione dunque per il progetto, fino a 1000 euro, con la possibilità, una volta investito il denaro, di ottenere una tessera sostenitore, o, per quote elevate come 1000 euro, di acquistare simbolicamente una poltrona dello stesso cinema. L’obiettivo fissato è quello di riaprire entro Natale 2014.
Cos’è – “PostModernissimo è un nuovo spazio di socialità, di formazione e di partecipazione nel cuore del centro storico di Perugia. E’ un pezzo d’Europa in città, progettato su esperienze internazionali. Mette lo spettatore al centro della propria iniziativa: il luogo ideale dedicato al cinema di qualità, allo spettacolo e alle arti visive. E’ un progetto culturale orizzontale che attraverso lo strumento dell’azionariato diffuso, del crowdfunding e della partecipazione di chi ama la nostra città torna a far vivere uno dei luoghi più importanti di Perugia e lo apre al futuro”. Così si legge sul sito di presentazione del progetto. Dal 10 settembre i ragazzi saranno nel Temporary Store di via del Carmine: 10 metri quadri dove conoscere l’idea e incontrare i fautori.
Il progetto – Un nome che ben si presa all’arte e al cinema, ma che quasi vuole andare oltre, aggiungendo un superlativo al già progressista “Postmoderno”. Postmodernissimo tuttavia non è solo cinema: nella struttura ci saranno due sale, dove godere del miglior cinema della stagione, retrospettive, premières e screen tests; rassegne a tema, serie tv, documentari e web series, cinema sperimentale, ma soprattutto la prima mini-sala cinematografica in città dove i fruitori potranno scegliere da soli le proiezioni; e ancora reading, concerti, spettacoli teatrali in una sala polivalente e uno spazio espositivo; e inoltre un foyer, un piccolo e ricchissimo punto dove gustare le specialità del territorio ma non solo: uno spazio di discussione immancabile in un luogo di condivisione culturale.
E allora…ciak, si gira, o meglio: si riparte.
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