Ancora un orco nelle cronache dell’Umbria. Un’ordinanza di custodia cautelare (agli arresti domiciliari) è stata emessa nelle scorse settimane nei confronti di un settantenne di Foligno che polizia e carabinieri ritengono aver abusato sessualmente di una bambina di 13 anni. L’uomo, secondo quanto riporta questa mattina il quotidiano La Nazione, è accusato di prostituzione minorile per aver compiuto atti sessuali sulla minorenne in cambio di pochi spiccioli e qualche regalino. Questo squallido copione sarebbe andato avanti per lungo tempo, forse anche un paio d’anni (la minore adesso ha 15 anni).
Rapporti sessuali che l’arrestato avrebbe consumato in uno scantinato con la piccola, convincendola grazie a qualche decina di euro che le lasciava al termine dei rapporti, oppure con ricariche telefoniche o dolciumi. Tutta la storia viene a galla la scorsa primavera perché la minore si confida con un’amichetta che a sua volta ne parla con il padre, che evidentemente denuncia tutto.
Partono le indagini fatte di pedinamenti ed intercettazioni, si scopre così che l’orco ha preso di mira quella bambina perché è sua vicina di casa e che, consapevole del rischio che correva, qualora la storia fosse venuta allo scoperto, le avrebbe intimato di stare zitta e di non raccontare nulla di quegli incontri nello squallore dello scantinato. La notizia di quanto sarebbe avvenuto a Foligno arriva a poche ore dall’inchiesta che ha portato a Spoleto all’arresto di padre e fidanzato di una giovane disabile che veniva costretta a prostituirsi.
(S.M.)