L'arredo urbano della discordia, l'amarezza di un architetto tifernate - Tuttoggi.info

L’arredo urbano della discordia, l’amarezza di un architetto tifernate

Davide Baccarini

L’arredo urbano della discordia, l’amarezza di un architetto tifernate

La bizzarra installazione al centro di Piazza del Garigliano fa discutere la città, il M5S critico con l'Amministrazione
Gio, 21/01/2016 - 10:44

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Da qualche giorno un semplice, ma alquanto “bizzarro”, arredo urbano sta facendo discutere una città intera, come del resto era già capitato lo scorso luglio con le famose “pseudo-bici”.

A mo’ di improbabile ufo, infatti, al centro della bellissima e rinnovata Piazza del Garigliano (rione Prato) è apparso improvvisamente una specie di vaso, vuoto al suo interno, e circondato da una seduta circolare di legno. A rendere perplessi i passanti e i residenti, oltre alla particolare forma dell’oggetto, sarebbe soprattutto la sua posizione, al centro esatto di una piazza forse troppo spoglia e con uno stile ben diverso. Ad un primo impatto, infatti, è difficile non rimanere perplessi.

Proprio ieri, in un social, è apparso un post “sdegnato” di un giovane architetto tifernate che, quest’estate, era stato incaricato, insieme ad altri due colleghi, di studiare l’arredo urbano proprio per questa zona della città. Eccone un estratto:

Accettai l’incarico non perché ci fosse chissà quale compenso, non perché sono la figlia di chissà chi, ma per fare qualcosa di bello per la nostra città. Io e i miei colleghi abbiamo dedicato il nostro tempo, le nostre competenze e la nostra sensibilità a titolo gratuito. Come ogni bravo architetto, così come ci è stato insegnato, abbiamo studiato il contesto, osservato e studiato altre realtà, ci abbiamo messo la nostra passione. Non solo…abbiamo accolto le necessità dei residenti e dell’amministrazione e siamo scesi a compromessi. Tuttavia il nostro progetto non è stato accettato, perché i fondi erano stati già stanziati su arredi ben precisi. Peccato. Oggi, però, vedendo questa bruttura, che è stata presa e messa lì, senza nessun pregio estetico e senza nessun legame con ciò che la circonda, senza funzione alcuna…mi sento offesa e presa in giro, come cittadina e come professionista. Vorrei vedere un po’ più di Bellezza nella mia città, perché Lei se lo merita, per la sua storia e per i suoi abitanti. E c’è una cosa da dire…la Bellezza si fa con le competenze, con la passione e con amore, non con i soldi e i blablabla

A rincarare la dose, completamente concorde con molte delle cose citate sul post, è il Movimento 5 Stelle locale: “Da diversi giorni si leggono nei quotidiani locali proclami elettorali di questa amministrazione: Abbiamo fatto qui! Abbiamo fatto là! Abbiamo fatto su! Ma i cittadini li avete mai ascoltati? E’ cosi che li tenete in considerazione? Iniziate ad ascoltare loro e non i potentati cittadini che non hanno altro a cui pensare che ai propri interessi e non a quelli della popolazione!”

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