Immigrazione, dagli sbarchi all'Umbria | A Perugia "spazi per l'accoglienza saturi" - Tuttoggi.info

Immigrazione, dagli sbarchi all’Umbria | A Perugia “spazi per l’accoglienza saturi”

Alessia Chiriatti

Immigrazione, dagli sbarchi all’Umbria | A Perugia “spazi per l’accoglienza saturi”

Chiesto incontro con Prefetture di Terni e Perugia | Aree verdi per l'integrazione
Dom, 06/09/2015 - 12:27

Condividi su:


Lo chiede il centro destra in Umbria: prendere una decisione per ciò che riguarda l’immigrazione sulla regione, conoscere le associazioni che operano nel settore dell’accoglienza, sia laiche che cattoliche, e i flussi migratori, con la relativa provenienza geografica, che riguardano l’Umbria stessa. Il tutto da formalizzare attraverso un incontro dei componenti della prima Commissione consiliare con i prefetti di Perugia e Terni. La voce che si alza è quella del consigliere regionale Valerio Mancini (Lega Nord – vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria), rivolgendosi al presidente della Commissione, Andrea Smacchi. “Iniziativa – sottolinea Mancini – condivisa pienamente da tutti i consiglieri del centro destra e delle liste civiche (Ricci, De Vincenzi-RP, Squarta-FdI, Fiorini-Lega, Nevi-FI)”.

Fenomeno, quello dell’immigrazione, non nuovo all’Umbria: due giorni fa, ad esempio, un gruppo di 860 migranti è sbarcato al mattino alle 9 sulle banchine del porto di Crotone. I migranti, in gran parte eritrei e somali, erano stati raccolti dalla nave Borboun Argos, di Medici Senza Frontiere, al largo delle coste della Libia mentre erano alla deriva su due barconi. Inizialmente la nave aveva preso a bordo 960 persone, ma al largo si è reso indispensabile il trasbordo di 130 migranti su una unità della Guardia di Finanza, mentre dieci donne incinte sono state trasferite a Lampedusa perchè bisognose di immediata assistenza. Il gruppo è stato poi diviso e i suoi componenti trasferiti in varie regioni d’Italia. In Umbria ne arriveranno 62, 150 in Puglia, 125 in Veneto, 100 in Lombardia, 100 in Emilia, 100 in Toscana, 50 nelle Marche, 25 in Basilicata e 25 in Liguria. Una proporzione che segue il numero di residenti nelle singole regioni, e che vede l’Umbria al 2-3% per l’accoglienza rispetto alle altre regioni d’Italia. Un flusso che nell’ultimo anno è decisamente aumentato: basti pensare che sulle sponde Greche arriva il 750% in più di migranti rispetto allo scorso anno. Alcuni di loro tuttavia prendono la via del nord Europa.

La gestione a Perugia – L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Perugia, Edi Cicchi, era intervenuta alcuni giorni fa sulla gestione dei migranti, almeno per quanto riguarda il capoluogo nel quale siede in Giunta. La precisazione, a sua avviso doverosa, riguarda il fatto che “coloro che sbarcano sulle coste italiane (o che vengono raccolti dalla nostra Guardia Costiera) e poi che vengono accolti, non sono né richiesti dai Comuni, né i Comuni posso decidere del loro destino. Nello specifico, per quanto riguarda il nostro territorio, la Prefettura di Perugia, su indicazione del Ministero Dell’Interno ha indetto un bando per l’affidamento del servizio di gestione e accoglienza nell’ambito del territorio della Provincia di Perugia, di un numero di persone pari a 671 (come effettivamente riportato da alcuni organi di stampa), bando che è stato assegnato ad un’ATI“.
Sembra poi una situazione difficile, quella del comune di Perugia, dove per l’assessore Cicchi “non è più possibile accogliere altri migranti, per le nostre disponibilità saturate già dagli anni passati“. Nello specifico, nella collocazione dei migranti dopo il loro arrivo, Ponte Felcino si configura come luogo di prima accoglienza (il Centro Immigrati di Via del Favarone è invece di seconda accoglienza), mentre la Questura ne effettua il riconoscimento. Da lì vengono distribuiti su tutto il territorio della provincia, in base a quanto deciso dalla Prefettura.

Sempre a Perugia, è attivo il Progetto SPRAR, in conformità con le linee guida ministeriali: vengono così offerti percorsi di protezione ed integrazione sociale per stranieri richiedenti protezione internazionale, in attesa di ricevere o che hanno già ricevuto il permesso di protezione umanitaria o lo status di rifugiati. I beneficiari una volta accolti presso il Progetto SPRAR di Perugia, sono messi nelle condizioni di avviare un percorso di integrazione sociale attraverso la realizzazione di attività quali l’insegnamento della lingua italiana, la consulenza legale, l’accompagnamento ai servizi, l’orientamento al lavoro e ai corsi di formazione professionale, l’inserimento lavorativo tramite  i tirocini extracurriculari.
Il periodo di permanenza di ogni beneficiario va da sei mesi ad un anno. In base alle direttive e ai finanziamenti previsti dal Ministero dell’Interno, ad ogni  Beneficiario del Progetto  SPRAR viene corrisposto un pocket money pari a 2.50 euro al giorno (per il soddisfacimento di altri beni, come le sigarette e le schede telefoniche). Nel 2014, sono stati 89 gli immigrati a ricevere questo tipo di trattamento (come indicato nell’immagine).

Progetti attivi – Perugia inoltre non si tira indietro rispetto alla possibile integrazione. “Ci siamo fatti parte attiva – dice l’assessore Cicchi – nella gestione di alcune progettualità tra cui il Progetto “Aree verdi – Riqualificazione e manutenzione del verde pubblico”- attività volontarie di pubblica utilità di richiedenti asilo.
Il progetto, infatti, nasce per impiegare i migranti richiedenti asilo temporaneamente inattivi accolti nei progetti territoriali, e noi ci siamo fatti promotori, ancor prima della circolare “Attività di volontariato svolte dai migranti” del Ministero dell’Interno per favorire l’attivazione di interventi volti a promuovere lo strumento del “volontariato sociale” per lavori di pubblica utilità. Tali progetti devono essere attivati da Associazioni di Volontariato e realizzati in accordo con gli Enti Locali“.
Le aree verdi selezionate in questa prima fase sono classificabili in tre macro gruppi: quelle già affidate ai circoli ARCI (Area Verde del Pincetto, Area verde del Pianello, Area verde di Sant’Erminio); quelle di pertinenza degli Uffici di Cittadinanza che necessitano di ordinaria e continua manutenzione in quanto punti di accesso dell’utenza e luoghi di realizzazioni di eventi di comunità (Area verde di Via Campo di Marte, Area verde di Via Pian della Genna – Largo di Madonna Alta, Area verde di Ponte Felcino ); le aree verdi di particolare interesse per l’Amministrazione, come il Parco Urbano di Ponte San Giovanni, Percorso Fluviale del Tevere (Ponte San Giovanni – Passo dell’Acqua), Percorso verde (pista ciclo-pedonale Pian di Massiano – loc. Centova ).
Per i minori era stato attivo, dal novembre 2008 al dicembre 2011 (dunque con la precedente amministrazione) il Progetto “Pantoufle”, approvato e finanziato al Comune di Perugia nell’ambito dello specifico programma promosso dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e realizzato, con bando pubblico, dall’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia. L’obiettivo del Programma era di accrescere la tutela dei minori stranieri non accompagnati in Italia sostenendo i Comuni nella messa a punto di servizi specifici in una logica di standardizzazione nazionale degli interventi attraverso la sperimentazione e diffusione di strumenti innovativi. Un progetto, quello di Pantoufle, che per adesso risulta terminato. Tutti esperimenti, incluso quello delle aree verdi, che, dicono da Palazzo dei Priori, sono stati presi ad esempio da altri comuni in Umbria.

©Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!