di Arianna Giovannini
Per gli appassionati del settore sarà stato sicuramente un week end appassionante; per i “non addetti” al settore, un momento per riassaporare la cultura di un passato che continua a vivere nelle piccole realtà. Si è conclusa a Sant’Anatolia di Narco la tre giorni dedicata interamente alla Cartografia storica ed al collezionismo. Protagonista di questa edizione era l’analisi degli “apparati decorativi delle carte italiane tra Quattrocento ed Ottocento”. Organizzato dal Comune di Sant’Anatolia di Narco su iniziativa dell’Associazione “Roberto Almagià”, l’evento si è mostrato di notevole spessore sia per gli argomenti trattati nelle sessioni di studio, sia per le numerose opere esposte, tra le quali spiccava per importanza il manoscritto originale di Cipriano Piccolpasso “Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell’Umbria sottoposte al Governo di Perugia” del 1579 conservato presso la Biblioteca Augusta di Perugia e, per l’occasione, esposto nella Sala Campani del trecentesco convento di santa Croce. A fare da “spettatori” alla particolare manifestazione, una rosa di ospiti qualificati. L’incantevole borgo medievale proprio in quei giorni, era anche animato dalla prima edizione di Orienteering, la manifestazione a carattere sportivo, interamente dedicata (non a caso) all’orientamento grazie alla conoscenza del territorio e attraverso l’utilizzo di mappe topografiche. Entusiasmanti le parole del primo cittadino, Tullio Fibraroli: “si è pensato di strutturare questa prima edizione di orienteering, all’interno delle giornate di studio dedicate alla cartografia ed alla topografia, per far avvicinare tutti, bambini ed adulti, alla lettura di una geografica utilizzando uno strumento nuovo e divertente com’è, appunto, il gioco. Un nuovo modo di allenare contemporaneamente gambe e cervello e sviluppare senso di orientamento!”. Di notevole importanza ha assunto la collaborazione con esperti di orienteering e docenti di Scienze motorie che propongono questa disciplina presso i due licei scientifici ternani, la professoressa Giuliana Rossi e il professor Mario Gambini. Le attività si sono svolte all’interno del centro storico del paese, ricostruendo abilmente un tracciato di gara della lunghezza di circa 3 Km, con tanto di lanterne, punti di riconoscimento adottati spesso nella disciplina, posizionate all’interno del centro abitato.Trenta coppie, suddivise per fasce di età, hanno partecipato alla gara tutte munite di pianta topografica e di tanta voglia di conoscere, scoprire, divertirsi e naturalmente … vincere l’ambito trofeo!L’iniziativa ha riscosso moltissimi consensi e verrà replicata in occasione della prossima edizione della mostra cartografica. Gli organizzatori non nascondono l’eventualità di offrire al progetto una maggiore valenza nazionale. Un esempio, ancora una volta, di come le piccole realtà possono far fronte a progetti ambiziosi. Seppur tra mille difficoltà.