E’ sempre la crisi della maggioranza ad infiammare il dibattito politico a Foligno. Dopo lo spettro commissariamento annunciato dal sindaco Mismetti (che ha comunque allontanato per il momento qualsiasi ipotesi di dimissioni) e il ‘richiamo all’ordine’ da parte del segretario regionale PD Giacomo Leonelli, era stata la leader di Impegno Civile Stefania Filipponi ad offrire una disponibilità di massima “a redigere un progetto condiviso, finalizzato al reale cambiamento ed all’effettivo sviluppo di Foligno”.
“Nessuna trattativa” – Un’apertura che non incontra i favori dell’altra opposizione, quella che fa capo a Forza Italia. In una nota stampa inviata da Riccardo Meloni che, oltre alla sua, reca le firme del collega di partito Ceccucci, di Ugolinelli (Amoni Sindaco), di Romagnoli (Obiettivo Comune) e perfino dall’altro esponente di Impegno Civile Cetorelli, i consiglieri ribadiscono un secco ‘no’ a qualsiasi ipotesi di trattativa con la maggioranza. “Nessun gioco di palazzo – è il succo del discorso – la maggioranza venga in consiglio per il bilancio, in quella sede verificheremo se ha i numeri e le idee per continuare. Altrimenti – scrivono – l’arrivo del commissario straordinario sarà un atto dovuto.
L’affondo – Poi, l’affondo sulla Filipponi: “Abbiamo appreso con sgomento dai giornali della carta stampata e dai siti on-line che l’ex candidata Sindaco avrebbe dichiarato senza smentite la propria inversione di tendenza, ovvero che sarebbe disponibile a sedersi ad un tavolo con chi fino ad oggi aveva osteggiato ovvero la maggioranza di sinistra. Nessuna disponibilità da parte nostra ci può essere per tale percorso, ne per Impegno civile che ha eletto un consigliere e che ben altro mandato ha ricevuto rispetto a quello di violare la volontà popolare intavolando un inciucetto con il PD. Il voto ha già sancito chi governa e chi fa l’opposizione. Noi intendiamo costruire una proposta coesa per le prossime elezioni”.
La replica – Ma la risposta dell’avvocato non si è fatta attendere: “Ai colleghi di opposizione che si propongono come paladini della “purezza e durezza” si raccomanda di stare tranquilli perché nessuno abdica al proprio ruolo – scrive in un comunicato stampa -. Semmai si consiglia una più attenta lettura del documento a firma del capogruppo di impegno civile. Certo si potrebbe bonariamente aggiungere che stupisce questa improvvisa rigidità, da parte di qualcuno che per mesi è stato a guardare o meglio, è stato più interessato ai piccoli percorsi personali. Comunque, al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni e senza cadere nella sterile polemica: nessuna divergenza sul ruolo della minoranza e nessun inciucio; anzi al contrario si è chiesto un confronto trasparente e pubblico sui problemi della città e nell’interesse dei Folignati, proprio per prevenire ed impedire possibili accordi sottobanco. IC rivendica con orgoglio il percorso di opposizione fatto, talvolta in “solitudine”, così come rivendica la “bontà” del programma elettorale, sottoscritto anche dai partiti di centro destra, i cui punti fondanti sono stati posti proprio a base del confronto”.
Prova del nove – Una situazione a dir poco ingarbugliata, dunque, attesa alla prova del nove, quella dell’approvazione del bilancio di previsione. Lì si capirà se la frattura della maggioranza sarà effettivamente insanabile e se dai banchi dell’opposizione arriverà affettivamente una ‘stampella’. Da parte loro, i consiglieri di opposizione rimarcano la volontà di “aprire un ampio dialogo tra di noi e all’interno delle tante realtà vive della nostra amata Foligno che, nonostante la coalizione Mismettiana le abbia ostacolate, hanno ancora la forza di esprimere idee positive. Ad esse ci rivolgiamo per incarnare sin da subito una nuova stagione di condivisione e mettere insieme esperienze ed energie aprendo un cantiere della speranza per dare alla città una nuova spinta ideale, una più forte coesione di valori, una più alta qualità amministrativa tramite nuove elezioni, una nuova maggioranza, un nuovo sindaco”.