Erano le 10 di ieri mattina, 3 marzo, quando nell’area verde dell’Istituto Tecnico Economico ‘F. Scarpellini’ è andata in scena la simulazione di soccorso a seguito di un incidente stradale tra un’autovettura e un motociclista.
Dopo una lezione teorica della durata di circa un’ora, oltre 45 studenti della scuola, frequentanti le classi V A e V D, hanno assistito alla prova pratica sul campo. Ovvero alla creazione di uno scenario artificiale che ha riprodotto il più fedelmente possibile le condizioni di una vera e propria emergenza. Subito è scattata la ‘macchina dei soccorsi’ con l’intervento multiforze degli uomini della Polizia Municipale e della Croce Rossa.
Una corsa contro il tempo, nella consapevolezza che i primi cinque minuti dopo un incidente sono i più importanti. Sono quei cinque minuti a rappresentare il confine tra la vita e la morte. Tempestività d’azione e coordinamento dei soccorsi, dunque. Gli studenti hanno assistito, nell’ordine, alla chiamata alla centrale operativa del 118 e a quella dei Vigili Urbani, all’arrivo sul posto prima dei volontari della Croce Rossa, che hanno provveduto al soccorso del ferito, e poi all’intervento dei militari della Municipale che hanno effettuato le misurazioni e i rilievi di rito e sottoposto il conducente all’esame con l’etilometro.
A salire in cattedra per sensibilizzare i giovani uditori sul tema della sicurezza stradale e del primo soccorso sono stati il capitano Sandro Mazzolini e il tenente Giampiero Bianchini, entrambi in forza al Comando dei Vigili Urbani di Foligno, e Arianna Velloni, istruttore e autista soccorritore della Croce Rossa. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito delle giornate informative della scuola, intende promuovere in modo capillare e sistematico la cultura della sicurezza sia in ambito domestico che ludico o scolastico.
“La simulazione d’emergenza – ha spiegato il dirigente scolastico Giovanna Carnevali – intende sviluppare nei giovani il senso di responsabilità individuale, a vantaggio proprio e della comunità, facendoli riflettere sul rapporto di causa-effetto di comportamenti o stili di vita scorretti”. “Riteniamo che l’acquisizione da parte delle nuove generazioni di buone prassi in situazione d’emergenza e l’affinamento della percezione del rischio rientrino a pieno titolo tra i doveri formativi dell’istituzione scolastica”, ha aggiunto la preside.