"Cortili di Francesco" ad Assisi | Primo incontro su "Terremoto, cosa fare?" - Tuttoggi.info

“Cortili di Francesco” ad Assisi | Primo incontro su “Terremoto, cosa fare?”

Alessia Chiriatti

“Cortili di Francesco” ad Assisi | Primo incontro su “Terremoto, cosa fare?”

Il grande evento a settembre dedicato al dialogo e al cammino | Presidente Marini, “momento altissimo di confronto e di dialogo” |
Lun, 20/03/2017 - 18:58

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Prende il nome dallo spazio molto vasto all’interno della spianata del Tempio di Gerusalemme e ricorda l’incontro e il dialogo tra credenti e pagani. E’ la terza edizione dei “Cortili di Francesco”, appuntamento previsto ad Assisi dal 14 al 17 settembre. Incontri, conferenze e workshop, per una quattro giorni realizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura, dal Sacro Convento di Assisi con le Famiglie Francescane, dalla CEU e dall’Associazione Oicos Riflessioni in collaborazione con la Diocesi di Assisi, il Comune di Assisi e l’ufficio scolastico regionale per l’Umbria. Il grande evento di settembre sarà preceduto da una serie di incontri durante questo 2017, che tracceranno la strada. Quattro i percorsi preparatori: arte e territorio, comunicazione, economia e migrazione. Una delle novità di questa edizione è che alla manifestazione sarà presente una nazione, quest’anno sarà la volta della Francia.

Il ‘cartellone’ dei Cortili vuole dunque essere un contributo alla speranza, per convenire ad Assisi, vivere insieme in un’atmosfera di pace e tranquillità: questo il messaggio lanciato durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, alla quale sono intervenuti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo questa mattina, lunedì 20 marzo, con il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il Segretario Organizzativo della Conferenza Episcopale Umbra, Amilcare Conti, il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, e il presidente di Oicos Riflessioni, Paolo Ansideri.

La filosofia dei “Cortili di Francesco” è stata declinata attraverso le parole del segretario Conti, il quale in conferenza stampa ha portato i saluti del cardinale Bassetti, già impegnato a Roma. Al centro dunque il dialogo, il confronto sul tema del cammino, in un mondo come quello attuale caratterizzato da “violenza, guerre, sopraffazione, ma anche da un male meno appariscente come la perdita del senso profondo dell’esistenza“. E ancora l’idea del viaggio, alla base della cultura europea, che oggi porta alla mente anche il tema delle grandi migrazioni. Alla libertà per gli spostamenti, si contrappongono però le barriere, “che costruiamo noi”, ha precisato Conti, “e che ci rendono gli uni ostili agli altri. Il cortile di Francesco va oltre questi muri“.

I “Cortili di Francesco” è dunque alla terza edizione: nel 2014, ci si confrontò su arte, umanesimo, nel 2015 su umanità e dialogo. L’anno scorso, a settembre, per il 30esimo anniversario, si organizzò l’evento speciale, con la presenza di decine di relatori provenienti da tutto il mondo, intitolato “Sete di Pace”, organizzato insieme alla Comunità di Sant’Egidio, durante il quale il professor Marco Impagliazzo, a fronte dell’arrivo di oltre 100 capi religiosi da tutti il mondo ad Assisi, aveva detto: “sembra una grande arca di Noè“.

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Quest’anno si torna al format dei Cortili e con gli incontri dal 14 al 17 settembre saranno dunque preceduti da alcuni appuntamenti. Il primo appuntamento, dal titolo “Terremoto, cosa fare?“,  si terrà al Sacro Convento di Assisi dal 30 marzo al 1 aprile e vedrà, tra gli altri, la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, del Commissario straordinario per il Terremoto del Centro Italia, Vasco Errani, e della Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. L’evento sarà aperto alle 21.30 da Philippe Daverio che terrà una lectio itinerante tra gli affreschi più antichi della Basilica Inferiore di San Francesco. Un itinerario in tre tappe per una strategia nazionale di prevenzione e interventi sul territorio nazionale. Sarà l’occasione per conoscere il patrimonio architettonico e la sua salvaguardia dal rischio sismico. “L’Italia è la terra della grande bellezza“, ha detto il segretario Conti questa mattina. “Tutti siamo rimasti scioccati da quanto accaduto il 30 ottobre e con la mente siamo tornati al 1997. Dialogare a riguardo per intervenire è un dovere morale: viviamo in un paese fragile, dobbiamo salvaguardarlo e il nostro patrimonio. Sarà presto presentata la guida dei musei ecclesiastici insieme alla Regione. Prima degli eventi sismici di ottobre i musei erano 13, ora sono 11: quello di Sant’Eutizio è andato distrutto, altri due sono stati chiusi per sicurezza. Il terremoto non si può prevenire quando avviene, ma si può riflettere seriamente su come salvaguardare la vita delle persone e il nostro patrimonio artistico e paesaggistico”.

Il secondo incontro preparatorio sarà sulla comunicazione il 26 maggio ad Assisi e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Campo Dall’Orto e Giuseppe Giulietti.

Inoltre, tra gli interventi già confermati per settembre compaiono: Antoine Audo, Stefano Boeri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Lucio Caracciolo, Andrea Iacomini, Vito Mancuso, Romano Prodi e Antonio Tajani.

Voglio ringraziare il Sacro Convento, la Conferenza Episcopale Umbra e l’Associazione Oicos Riflessioni per questo impegno – ha detto questa mattina la presidente Marini -. Assisi ed il Sacro Convento, come sempre, rappresentano un punto di riferimento, non solo per il rapporto con Francesco ed il francescanesimo, ma anche un prezioso punto di incontro, di dialogo e di confronto su temi particolarmente sensibili anche per soggetti apparentemente diversi e non proprio compatibili con il dialogo. Ma, attraverso Assisi, abbiamo anche la possibilità di rappresentare al mondo la nostra terra e le persone di questa terra. Il prossimo 30 marzo faremo un importante riflessione sul terremoto che ha colpito l’Umbria, i suoi centri storici, le sue ricchezze storico culturali ed il grande patrimonio artistico. Lo faremo con tutti i soggetti che potranno aiutarci a risolvere i problemi che il sisma ha procurato – ha concluso la presidente Marini – e lo faremo, tra l’altro, nel momento decisivo per l’impostazione della ricostruzione”.

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