SPOLETO AL VOTO: LORENZETTI E COLANINNO CON DANIELE BENEDETTI (PD) “LA BECERA CAMPAGNA DEL PDL DIMOSTRA CHE SONO ALLA FRUTTA. LORETONI? SEMBRA AVER UN MP3 IN CORPO, DICE SEMPRE LE STESSE COSE”. (Foto, guarda chi c’era - Video) - Tuttoggi.info

SPOLETO AL VOTO: LORENZETTI E COLANINNO CON DANIELE BENEDETTI (PD) “LA BECERA CAMPAGNA DEL PDL DIMOSTRA CHE SONO ALLA FRUTTA. LORETONI? SEMBRA AVER UN MP3 IN CORPO, DICE SEMPRE LE STESSE COSE”. (Foto, guarda chi c’era – Video)

Redazione

SPOLETO AL VOTO: LORENZETTI E COLANINNO CON DANIELE BENEDETTI (PD) “LA BECERA CAMPAGNA DEL PDL DIMOSTRA CHE SONO ALLA FRUTTA. LORETONI? SEMBRA AVER UN MP3 IN CORPO, DICE SEMPRE LE STESSE COSE”. (Foto, guarda chi c’era – Video)

Gio, 28/05/2009 - 23:59

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Il Pd si è ritrovato questo pomeriggio per un nuovo appuntamento elettorale alla presenza della governatrice Maria Rita Lorenzetti e del ministro ombra del partito per l’economia Matteo Colaninno. Un incontro moderato per l’occasione dal consigliere regionale Giancarlo Cintioli che, dopo aver aperto i lavori, ha passato la parola all’onorevole Colaninno: “appena sono arrivato a Spoleto mi sono reso conto del bel clima che si respira in città – ha detto l’esponente del piddì – è palese la forza racchiusa nel progetto del Pd. Noi siamo un Partito nuovo ma di grande valore; dobbiamo stringere il coltello fra i denti ed andare avanti perché i fatti politici che tutti i giorni ci troviamo a commentare ce lo impongono. Le ultime notizie sulla vita di Berlusconi si commentano da sole ma non voglio soffermarmi su questo. Preferisco parlarvi della piaga di inciviltà di una politica che accetta un rapporto debito/pil al 120% ed un evasione pari a 100 miliardi di euro netti. In poche parole 1/3 del prodotto del Paese è in nero ed è sull'Iva che si registra il maggiore aumento dell'evasione fiscale”. Poi la stilettata al Pdl: “Questo dimostra che alla guida del Paese c'è una classe dirigente inadeguata, che basa la sua azione politica su spot elettorali, promesse ed annunci ad effetto. Questa è una faccia del nostro Paese, l'altra siamo noi. A Spoleto ed in Umbria siamo forti ma bisogna fare di più; qui abbiamo amministratori di grande prestigio e dovremmo seguire il loro esempio. Daniele rappresenta questa forza perché appartiene a questa terra ricca di valori. Noi siamo un partito serio, credibile che non usa volgarità come argomentazioni politiche”. Poi è stata la volta della Lorenzetti: “sappiamo parlare alla gente, ai piccoli imprenditori e artigiani come ai grandi industriali. Il Pd è radicato nel nostro territorio perché siamo una comunità coesa che condivide valori ed ideali”. I continui sguardi con il candidato Benedetti dimostrano che l’intesa politica fra i due, messa in discussione dagli avversari, è ben salda. La Lorenzetti passa poi a parlare di quanto fin qui fatto: “non dobbiamo dimostrare nulla, che siamo un partito riformista, concreto, serio si capisce dai provvedimenti presi in seguito alla crisi. Aiuti che si sono basati su tre pilastri: alle 'piccole imprese' con 8,5 milioni di euro tra finanziamenti della Regione e il moltiplicatore delle banche di cui noi siamo i garanti; gli investimenti fatti per accompagnare le aziende in crisi con la cassa integrazione permettendo così di non perdere in modo netto e traumatico i loro dipendenti che sono da sempre la più grande risorsa di ogni azienda. La terza gamba sono i provvedimenti a carattere sociale concordati con la Conferenza episcopale umbra” e rivolti alle fasce meno abbienti in modo che possano sospendere per 12 mesi il pagamento di rette scolastiche, bollette e mutui”. In tutto fa qualcosa come 44 milioni di euro. “Probabilmente non sono sufficienti a coprire ogni esigenza ma non riusciamo a sostituirci completamente ai doveri che ha il Governo centrale” denuncia la presidente regionale. E la crisi a tener banco nelle agende politiche di ogni livello di amministrazione. E di iniezioni di ottimismo, tanto replicate dal centro destra, la Lorenzetti non vuol sentir parlare. “Che nessuno mi venga a parlare di crisi psicologica, chiedetelo ad un operaio della Merloni o di qualsiasi azienda in crisi se è un problema psicologico!” Poi il sostegno al candidato Benedetti. “Siamo qui per sostenere Daniele affinché questo territorio continui a godere di investimenti nell’economia, nel sociale, nella sanità e nelle infrastrutture. Daniele è giovane ma si è già misurato con il governo di questa città. Ora il passo avanti è obbligatorio e vi garantisco che Spoleto non sarà assolutamente da sola in questo salto. Noi, io per prima, la Regione saremo sempre a disposizione di Spoleto”. Parole che pesano più di una promessa elettorale: sono un vero e proprio ‘patto’ che nessun uomo del Pd può tradire. A Daniele Benedetti concludere l’incontro. Comincia ironizzando sulle scritte apparse la scorsa notte su alcuni suoi manifesti elettorali, “… frasi in rima baciata, perché siamo una città culturale anche di notte. Ma questo è solo uno degli effetti che la campagna elettorale del mio avversario sta producendo. Uno stile becero, fatto di inutili personalismi che in effetti sembra destabilizzare gli altri 6 candidati in corsa. Ma non noi. Il Pd come le liste che lo sorreggono sono estremamente forti, i sondaggi lo confermano, ma anche l'atteggiamento della destra lo testimonia”. Poi replica alle ultime accuse lanciate da due consiglieri dell’opposizione. “Quando si arriva a fare il giro dei Palazzi restaurati per controllare i manicotti dei sistemi antincendio, beh ragazzi, devo ammettere che sono proprio alla frutta, non hanno altre argomentazioni. Di solito si attacca la sanità, ma purtroppo per loro quello che abbiamo promesso 5 anni fa è stato realizzato grazie ai massicci investimenti”. Lancia un messaggio distensivo verso le altre forze politiche. “Dopo le elezioni ci metteremo a tavolino perché in alcuni programmi ci sono ottime idee che, per il bene di tutti, della nostra città vanno attuate”. Una opportunità che non può esser offerta alla destra: “a volte sono imbarazzato perché Angelo Loretoni un programma neanche ce l'ha – affonda Daniele Benedetti – ha fatto un pieghevole estremamente ripetitivo. Quando parla sembra che abbia un mp3 in corpo che spara sempre lo stesso pistolotto. Parla di aiuti al sociale ma non sa che già da un anno abbiamo firmato un accordo con le associazioni di categoria su un mini paniere di beni da dare a chi ha un Isee sotto una certa soglia. Io, come tutto il Pd, non amiamo le urla, preferiamo riferire ai cittadini in modo pacato e preciso”. Poi l’appello ai presenti: “l'ultima settimana è quella della spallata definitiva, siamo molto vicini all'obiettivo di vincere al primo turno ma ora dobbiamo davvero muoverci di più, recuperare i voti di chi non vuole recarsi alle urne. Non lasciamo indietro nessuno e lo dobbiamo fare non perché io sono il candidato, ma per il Partito Democratico, per il progetto che racchiude. Un progetto che è stato tanto discusso ma che si è affermato perché sano, onesto e giovane. Non come la 'truppa cammellata' composta di persone che girano intorno alla politica da 30 anni, capaci di cambiar le più svariate poltrone pur di rimanere a galla. Andatele a vedere quelle liste, scorrete i nomi e vi renderete conto quanto profonda sia la differenza con il nostro progetto. E che nessuno provi a giocare con le nostre divisioni, perché la nostra è una squadra unita, di valore, che saprà trovare soluzioni anche nei momenti più difficili”. L’abbraccio con la Lorenzetti e Cintioli chiude l’incontro. Il tempo di un aperitivo e di corsa a Montemartano insieme al consigliere regionale per incontrare la popolazione.

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