Un'altra importante scoperta va ad arricchire il patrimonio della Spoleto archeologica. In località Cortaccione, durante i lavori di scavo per la realizzazione di un cavalcavia della strada della Tre Valli, è stato rinvenuto nei giorni scorsi un imponente monumento funerario romano. Il mausoleo, messo in luce per ora solo in parte, risulta a pianta centrale e costruito in grandi blocchi di calcare. Intorno al mausoleo è stata identificata ed è attualmente in corso di scavo una piccola necropoli sviluppatasi a partire dalla metà del I secolo a.C. , momento cui è da ricondurre la costruzione della tomba monumentale. In prossimità dell'edificio è stato anche riconosciuto il luogo dove probabilmente avvenne la cremazione del defunto a cui era destinato. Il nuovo monumento sorge lungo un tracciato viario antico e si trova non lontano da altri importanti complessi funerari individuati nei decenni passati a Cortaccione, area di cui fa parte l'altro imponente mausoleo, portato alla luce nel 1986.
Per la valorizzazione complessiva di queste cospicue testimonianze archeologiche, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria si farà carico della redazione di un progetto che l'Amministrazione Comunale intende perseguire di concerto con le forze economiche e gli abitanti stessi di Cortaccione. Proprio per informare la popolazione del recente ritrovamento e per parlare del progetto di gestione e di valorizzazione di tutta l'area archeologica si è tenuto ieri al “Centro Civico” di Cortaccione un incontro pubblico cui hanno preso parte il Sindaco di Spoleto Massimo Brunini, la Direttrice del museo Archeologico di Spoleto Liliana Costamagna e il Direttore generale del Comune Angelo Cerquiglini.
Comune e Soprintendenza hanno pensato ad un originale formula per valorizzare l'area monumentale prevedendo una sorta di “adozione” dei monumenti da parte della comunità della zona. L'idea è quella di integrare l'attività di tutela e conservazione della Soprintendenza coinvolgendo volontari, studenti e imprenditori per garantire orari di apertura più regolari, servizi di accoglienza più efficaci, opere di manutenzione più puntuali oltre che alla attivazione di una serie iniziative volte a creare un sistema di promozione turistica, per esempio prevedendo percorsi culturali che mettano in rete le varie emergenze archeologiche.
“È un modo per portare questi momenti vicino alla gente” ha detto il Sindaco di Spoleto Massimo Brunini “per far sì che le comunità locali possano riconquistare il proprio patrimonio, sentirlo veramente come elemento identitario, fattore fondamentale per la consapevolezza della proprie radici e della propria storia. Pensiamo che integrare l'attività di tutela e salvaguardia dei monumenti da parte della Soprintendenza con il coinvolgimento diretto della comunità serva a garantire maggiore spinta ad un più compiuto processo di valorizzazione dell'area.”