TORNA LA PREOCCUPAZIONE PER L'APERTURA DI NUOVE MAXI-STRUTTURE COMMERCIALI IN UMBRIA - Tuttoggi.info

TORNA LA PREOCCUPAZIONE PER L'APERTURA DI NUOVE MAXI-STRUTTURE COMMERCIALI IN UMBRIA

Redazione

TORNA LA PREOCCUPAZIONE PER L'APERTURA DI NUOVE MAXI-STRUTTURE COMMERCIALI IN UMBRIA

Mar, 27/01/2009 - 10:58

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Il capogruppo di Rifondazione comunista a Palazzo Cesaroni, Stefano Vinti condivide le “preoccupazioni” espresse da Confcommercio e Confesercenti sull'apertura di nuove “maxi strutture commerciali in Umbria”. Secondo l'esponente di Prc-Se, “l'allarme” lanciato dalle principali associazioni di categoria “fotografa una situazione surreale: mentre la Cgil denuncia in Umbria la cassa integrazione per oltre 20 mila lavoratori, la nostra regione rischia di diventare un Far West per gli insediamenti commerciali delle grandi multinazionali. E mentre la crisi attanaglia i piccoli commercianti che non riescono ad arrivare alla fine del mese, si sceglie un modello di sviluppo incomprensibile per le esigenze del territorio”.Vinti chiede poi di conoscere “su quali tavoli vengono assunte queste decisioni se la normativa regionale, che proprio sulle medie e grandi superfici di vendita aveva posto precisi paletti, viene quotidianamente smentita nei fatti”.Il consigliere regionale sostiene poi che la questione dei centri commerciali “ripropone con forza la necessità di una profonda innovazione nel modello di sviluppo regionale”. “Rifondazione comunista – spiega Vinti – ha in più occasioni criticato l'egemonia in Umbria delle tre ‘C' (cavatori, cementieri, costruttori) che ipoteca la possibilità di mettere in campo politiche innovative di rilancio del tessuto economico produttivo regionale, caratterizzato da piccole e medie imprese, dalla ricchezza dell'artigianato locale, dalla rete dei piccoli esercenti nei centri storici. Non vorremmo che – aggiunge l'esponente della maggioranza -invece di investire sul rilancio di questo insostituibile patrimonio di esperienze e professionalità si scelgano altre strade che nulla hanno a che fare con le esigenze degli umbri e che si debba cominciare a parlare di predominio delle quattro “C” (cavatori, cementieri, costruttori e centri commerciali)”. Alla luce di tutto ciò, il capogruppo di Prc-Se ritiene “indispensabile” che sia fatta chiarezza “sul profilo programmatico che le forze politiche del centro sinistra intendono assumere per il governo delle città e delle province nei prossimi anni”.


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