Dall’aeroporto dell’Umbria “San Francesco d’Assisi” agli ospedali fino al Trasimeno: sono 50 le attrezzature di ultima generazione per il monitoraggio e la cattura di zanzare che sono in corso di installazione nel territorio della Usl 1. Le prime sono state sistemate nei giorni scorsi in alcuni siti sensibili designati quali le zone ad elevato flusso turistico-ambientale, quali appunto l’aeroporto di Perugia, il lago ed alcune strutture sanitarie.
Questa nuova strategia di controllo integrato degli insetti di interesse sanitario – fa sapere l’azienda sanitaria locale – fa parte di un progetto approvato e finanziato nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc), Programma “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima”, “Rafforzamento complessivo delle strutture e dei servizi di SNPS-SNPA a livello nazionale, regionale e locale, migliorando le infrastrutture, le capacità umane e tecnologiche e la ricerca applicata”. Il progetto si inserisce, inoltre, nell’ambito del “Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (Pna) 2020 – 2025”, recepito dalla recente delibera della Giunta Regionale n. 669 del 10/07/2024 (“Piano di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi della Regione Umbria 2020-2025”). Tale piano prevede tutte le attività tese al controllo delle malattie infettive trasmesse dalle zanzare, sia per infezioni ormai autoctone, come la West Nile Disease, che di importazione quali la Dengue, Chikungunya e Zika.
Il progetto è stato redatto da Alessandro Maria Di Giulio, dirigente agronomo Ipas (incarichi professionali di alta specializzazione) Disinfestazione, Derattizzazione, Disinfestazione del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Usl Umbria 1, diretto da Igino Fusco Moffa. Intitolato “Implementazione di una rete per il monitoraggio delle zanzare causa di malattie da vettore”, prevede il posizionamento di tali trappole in siti sensibili.
A tale riguardo, particolare importanza riveste il posizionamento della trappola multiattrattiva all’aeroporto di San Francesco d’Assisi in quanto gli aeromobili, anche se vige la disinsettazione degli abitacoli, possono essere mezzo di trasporto passivo di zanzare ed è quindi importante prevedere stazioni di cattura per verificare l’eventuale introduzione di specie non ancora presenti nel territorio umbro. Naturalmente, tali trappole verranno utilizzate anche in caso di Arbovirosi da importazione.
Peculiarità della trappola è l’impiego di attrattivi odorosi in combinazione con anidride carbonica gassosa, calore e luce per attrarre in maniera integrata le zanzare di diverse specie ed altri insetti di interesse sanitario come i flebotomi.
La rete per il monitoraggio è condivisa con l’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche, sede di Ancona, che effettuerà il riconoscimento delle specie catturate.