Luca Biribanti
La serie tv di Canale 5 è il fenomeno del momento e tiene incollati al televisore tutti i mercoledì milioni di italiani. La prima puntata della fiction ha raggiunto un apice di 7.103.000 spettatori con il 27,21% di share. Azzeccatissima l'idea del team che ha prodotto la serie e la regia di Alexis Sweet, che hanno portato sul piccolo schermo un fenomeno che negli ultimi anni ha suscitato grande interesse popolare; quello dell'occulto e del mistero. Protagonisti della fiction sono Claudio Gioè, che veste i panni del docente di storia delle religioni Gabriel Antinori, e Claudia Pandolfi, la psicologa Claudia Munari che accompagna le indagini di padre Gabriel su fenomeni al confine tra fede e ragione. Questa settimana il settimanale “TV Sorrisi e Canzoni”, diretto da Alfonso Signorini, ha incontrato il vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia per avere un parere autorevole della Chiesa riguardo la fiction e come venga vista negli ambiti religiosi. Interessante l'intervista di Lucia Di Spirito che ha coinvolto Monsignore in un discorso a tutto campo, in particolare sul motivo per cui molte persone siano interessate a questa serie “La nostra società è troppo abituata a ripiegarsi su se stessa – ha detto Paglia – ed è comprensibile che possa esplodere il bisogno di credere in qualcosa che va oltre. Questa serie mi sembra ben fatta perchè indaga sul 'mistero' con intelligenza, mettendo a confronto 2 aspetti diversi ma convergenti”. La giornalista di 'Sorrisi' ha poi chiesto a Paglia cosa pensasse del rapporto tra fede e ragione: “La fede senza la ragione – ha risposto Monsignore – rischia la credulità e la ragione senza la fede rischia la chiusura in se stessi. Ragione e fede devono andare a braccetto: sono come 2 ali che aiutano l'uomo a volare nel cielo della verità”. Vincenzo Paglia non si è risparmiato neanche di fronte a domande su esorcismi, diavolo e reincarnazione: “Credo non il maligno faccia parte del nostro mondo e che il diavolo sia il principe del male, a volte è necessario ricorrere anche all'esorcismo. Riguardo l'incarnazione la nostra religione risponde al bisogno degli uomini di non perdere i loro congiunti per sempre con il principio della vita eterna. La morte non può separarci dai nostri, ma è l'amore che ci tiene uniti eternamente”.
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