La mostra inaugurata venerdì è il risultato del laboratorio di fotografia che ha coinvolto i detenuti del carcere di Orvieto
Rimarrà aperta fino al 9 giugno, al Palazzo dei Sette di Orvieto, la mostra fotografica “Volti fuori. I ritratti dei detenuti”. Il taglio del nastro è avvenuto il 31 maggio, come da resoconto della Diocesi di Orvieto – Todi.
Ad aprire l’incontro è stata la fotografa Manuela Cannone, che ha gestito il laboratorio su ritratto ed autoritratto che si è svolto all’interno del carcere di Orvieto, da cui è nata la mostra di foto. Tra i saluti, quelli della direttrice della casa di reclusione orvietana, Annunziata Passannante, che ha evidenziato l’importante del progetto che – dopo aver coinvolto i detenuti all’interno del penitenziario – si è aperto alla città attraverso questa esposizione.
L’importanza del laboratorio di fotografia nel recupero dei detenuti è stata evidenziata dal capo dell’area trattamentale Paolo Maddonni.
Il direttore della Caritas diocesana don Marco Gasparri, nel portare i saluti del vescovo Gualtiero Sigismondi, ha parlato di come la mostra consente di oltrepassare le mura del carcere.
L’importanza del laboratorio come un percorso di riscatto sociale è stata sottolineata da un ex detenuto, partecipante al progetto, con un emozionante intervento a cui ha fatto seguito quello altrettanto emozionato della Cannone, che ha illustrato i dettagli dell’iniziativa.