(Jac. Bru.) – Perugia è nell’olimpo del volley. Con una prestazione maiuscola i grifoni espugnano il Palabanca di Piacenza e si guadagnano la chance, meritatissima, di giocarsi il tricolore contro Macerata. Una sfida in cui la Sir Safety partirà sicuramente in sfavore di pronostico, ma poco importa. Anche contro la corazzata Piacenza gli uomini di Kovac erano dati per spacciati e invece, grazie a 5 grandi prestazioni di squadra, hanno portato a casa un risultato storico. Perugia torna infatti a giocare una finale scudetto nove anni dopo la prima volta, e lo fa andandosi a prendere la vittoria decisiva in un palazzetto che mai quest'anno era stato espugnato.
Perfetti in attacco e ricezione – Salvo un piccolo passaggio a vuoto nel secondo set, la prestazione offerta oggi dalla Sir Safety è stata al limite della perfezione, con le bocche da fuoco Atanasijevic e Petric, magistralmente innescate da un Paolucci ormai completamente a suo agio nel ruolo di palleggiatore titolare, a martellare incessantemente ricezione e difesa piacentine. Al contrario Perugia, nonostante le bordate dei vari Vettori, Simon e Zlatanov, non ha mai sofferto veramente in difesa e, anzi, ha saputo esaltarsi in fase di ricezione grazie ad un Giovi capace di appoggiare perfettamente sopra la testa del suo palleggiatore i missili dell’opposto azzurro e del centrale cubano.
“Drago” e “Magnum” fenomeni – Come in gara 4 a Perugia nessuna delle due squadre sembra in grado di vincere più di un set consecutivamente. Il primo parziale lo portano a casa i “grifoni” col punteggio di 22 a 25, mentre nel secondo Piacenza entra in campo più decisa e impatta sull’1 a 1 (25-18). Il terzo parziale è di nuovo di marca perugina, nonostante un inizio favorevole ai padroni di casa. Perugia impatta sull’8 a 8 e poi non sbaglia quasi più nulla, chiudendo con lo stesso identico parziale del primo set. Poi però, nel quarto periodo, sale in cattedra Nema “Drago” Petric, che stampa due favolosi muri sull’opposto Vettori e spegne ogni velleità di rimonta della Copra Elior. La ciliegina del 25-19 la mette a segno “Magnum” Atanasijevic con un ace dei suoi.
FInale aperta – La gioia può così esplodere al Palabanca, di fronte ad un pubblico di casa molto sportivo e a circa 700 impagabili tifosi perugini che hanno seguito i propri beniamini fino in Emilia. Giovedì si torna in campo ad Osimo per gara 1 della finale, che approderà poi in terra umbra domenica 27. La stagione ha già regalato al patron Gino Sirci e alla squadra più di quanto era lecito aspettarsi all’inizio. Arrivati a questo punto però, sognare è obbligatorio.
Tabellino
COPRA ELIOR PIACENZA – SIR SAFETY PERUGIA 1-3 (22-25, 25-18, 22-25, 19-25)
COPRA ELIOR PIACENZA: Marra (L), Le Roux, Papi 7, Fei 8, Smerilli (L), Simon 11, Zlatanov 20, Tencati, Vettori 17, De Cecco 3. Non entrati Partenio, Husaj. All. Monti.
SIR SAFETY PERUGIA: Buti 7, Paolucci 3, Petric 18, Giovi (L), Cupkovic, Barone 4, Della Lunga, Mitic, Vujevic 7, Atanasijevic 23. Non entrati Della Corte, Fanuli, Semenzato. All. Kovac.
(Foto tratta dal sito ufficiale della squadra www.sirsafetyperugia.it)