Un video di pochi secondi che fa parlare l’intera Gubbio da settimane. E’ quello che vede protagonisti due cittadini in un rapporto sessuale privato (e che avrebbe dovuto rimanere tale), diffuso da ignoti senza autorizzazione sulla chat di Whatsapp e che, come spesso capita, ha fatto il giro del web.
La gogna mediatica ha dunque sconvolto la vita di questi due eugubini, che si dicono “feriti e perseguitati senza aver fatto nulla di male o commesso un reato”. “Capiamo perché – hanno aggiunto – Tiziana Cantone (vittima suicida dopo la diffusione di un suo video hot nel web, ndr) sia arrivata al gesto estremo”.
La coppia, difesa dall’avvocato Tiziana Zeppa Bartoletti, ha quindi deciso di sporgere denuncia in mattinata, proprio nel giorno in cui entrerà in vigore la legge 69/2019 ‘Codice Rosso’ contro il “revenge porn”, che prevede pene da uno a 6 anni per chi si appropria o semplicemente diffonde questo tipo di video sulla rete.
“Il web non può essere un far west – ha dichiarato il legale ad Adnkronos – ci sono regole che vanno rispettate, anche perché il virtuale si incontra con il reale e dietro certe situazioni ci sono persone vere che non possono essere calpestate solo per il gusto di far girare un video o ridere alle spalle di qualcuno”.
“In questa vicenda chi ha diffuso il video lo ha fatto con lo scopo deliberato di far individuare i protagonisti del video all’intera città di Gubbio e non solo. In ogni caso – rilevano i promotori della denuncia all’Adnkronos – le indagini della magistratura avranno ampia facoltà di individuare i responsabili e perseguirli nelle sedi opportune“.