La campagna di scavi archeologici lungo l'antica Via Flaminia ha visto in questo secondo anno di lavoro l'ampliamento delle superfici indagate, mettendo in evidenza non solo nuove importanti strutture murarie, ma anche reperti archeologici di ogni genere.
E' quanto emerso nel corso di una conferenza stampa di fine scavo che si è tenuta presso la chiesa di Santa Maria in Pantano nell'ambito del progetto di indagine archeologica al Vicus Martis Tudertium. Lungo l'antica Via Flaminia si concentrano le indagini che, come spiegato da Paolo Bruschetti, Ispettore della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, “ha visto una stretta collaborazione tra Soprintendenza, Comune di Massa Martana, Intrageo (impresa archeologica di Todi) e Drew University di Madison, New Jersey.
Agli scavi, sotto la direzione del prof. John Muccigrosso dell'università americana, partecipano studenti americani con l'assistenza di un'équipe italiana. Il sito in esame conferma la presenza di un grande insediamento, una vera città da riportare alla luce e rendere fruibile.
Fatto non meno importante consiste nell'ipotesi offerta dalle ultime prospezioni geomagnetiche svolte in collaborazione con il Centro Eccellenza del Dipartimento Uomo e Territorio dell'Università di Perugia. Queste tecnologie hanno permesso di individuare strutture presenti nel sottosuolo anche a notevoli profondità. Le prospezioni hanno interessato vaste aree esterne allo scavo e, oltre a stimare in circa 6 ettari la superficie urbanizzata del sito archeologico, fanno ipotizzare che la vecchia Via Flaminia corre all'interno del sito e non davanti, come è stato supposto fin'ora dalla presenza e dall'orientamento della chiesa.
“Sotto un canale di drenaggio – ha annunciato il professor Muccigrosso – abbiamo trovato una tomba alla cappuccina”. Questo tipo di tomba era molto comune ed è stata usata per secoli, quindi è difficile da datare senza altre indicazioni. “Allo stato attuale delle nostre conoscenze – ha concluso il dott. Bruschetti – il Vicus Martis Tudertium si configura come uno dei siti più importanti della nostra regione”.
L'iniziativa, inserita in un più vasto programma di valorizzazione del territorio di Massa Martana e dei comuni di Acquasparta e S. Gemini, situati lungo l'antica Via Flaminia, proseguirà nello scopo di migliorare la fruizione dei luoghi d'importanza storico-archeologica, ambientale e culturale.