Il 2 giugno avrà inizio la Giostra della Quintana di Foligno. In questo lasso di tempo cercheremo di conoscere in maniera più approfondita la storia, le curiosità e le novità dei dieci rioni protagonisti del palio.
Iniziamo dal rione Ammanniti, che si estende territorialmente nella zona adiacente alla vecchia porta Todi, con la “Locanda della rosa” (la taverna rionale) si trova in via Gramsci, all'incrocio con largo Frezzi, e trova la sua sede nel noto palazzo Candiotti. Oltre alla taverna, tutti i rioni hanno una sede ove si custodiscono i vestiti, varia oggettistica e vi si tengono le riunioni.
Il nome Ammanniti deriva con ogni probabilità dal termine “ad Magnum”, letteralmente “vicino a San Manno”, chiesa e ponte che sono appena fuori le mura.Lo stemma della contrada consiste in due spade incrociate, segno distintivo della professione militare, in campo rosa, colore non araldico, ed è quindi ipotizzabile una contaminazione del rosso.
Portare avanti il lavoro e i progetti dei rioni richiede molto impegno e necessita di una divisione dei ruoli e di una gerarchia ben precisa, che fa capo al Priore. Il signor Fabio Fiordiponti, priore dell'Ammanniti, detiene il primato di priore in carica con il maggior numero di vittorie (ben nove). Oltre ad aver ottenuto numerosi pali, è stato beneficiato di alcune donazioni fatte da illustri famiglie locali, come la lancia e gli anelli d'argento.L'impegno dei collaboratori è noto da tempo, anche per la realizzazione artigianale di vestiti, tamburi, ricami e quant'altro, ma già nella scorsa edizione i costumi di dame e cavalieri sono stati commissionati e realizzati dal famoso costumista Claudio Cordaro, creatore degli abiti della nota fiction “Elisa di Rivombrosa”.
Il rione non ha una propria scuderia, di cui è invece dotato il cavaliere ingaggiato, Emanuele Capriotti di Ascoli Piceno. Il Gagliardo (così è chiamato il cavaliere dell'Ammanniti), in sella a Ripa Nera ha riportato la vittoria della rivincita di settembre 2007.Le attività intorno alla Giostra non si limitano alla gara al “Campo de li Giochi”, alle taverne e al corteo storico, infatti, lo scorso anno l'Ammanniti ha anche vinto la gara di Filomè (un gioco che si fa solitamente in taverna tra amici, consiste nel passarsi i bicchieri al ritmo di una filastrocca, e chi sbaglia, per penitenza, beve un po' di vino) e il torneo di calcetto femminile.Fabio Fiordiponti e i suoi collaboratori, lavorano tutto l'anno per riuscire ad ottenere dei risultati soddisfacenti curando i vari aspetti che costituiscono la Quintana, ma cercando soprattutto di creare dei momenti di aggregazione e crescita con i più giovani.
(Valentina Ballarani)