Claudio Bianchini
Se alla decisione del Consiglio comunale seguiranno atti concreti, Foligno potrà essere una delle prime città in Italia a dotarsi della cosiddetta 'culla della vita'. Si tratta di un particolare macchinario in cui le madri che non hanno intenzione di crescere il
proprio figlio possono lasciarlo in completo anonimato e massima sicurezza.
Riscaldata e controllata – La struttura è riscaldata, dotata di avvisatori che scattano dopo quaranta secondi per dar modo ai genitori di allontanarsi, e sprovvista di telecamere di videosorveglianza, comunque controllata 24 ore su 24 sia da personale sanitario che da volontari competenti e formati.
Intesa con la Ausl 2 – La proposta è stata avanza nel novembre scorso dal vicepresidente del consiglio comunale, Francesco Maria Mancia di Forza Italia, con un ordine del giorno che impegna per l'appunto, sindaco e giunta ad avviare un’intesa conla Ausl 2 dell'Umbria, per collocare la strumentazione presso l’ospedale San Giovanni Battista di Foligno.
Accordo bypartisan – Il documento è stato approvato all'unanimità in maniera trasversale, lo scorso 14 novembre. Si tratta sostanzialmente di una riedizione iper tecnologica della medievale 'ruota degli esposti'. 'Con la crisi economica e sociale in atto – spiega lo stesso Mancia – gli abbandoni sono in costante aumento, sia da parte di mamme in difficoltà perché senza lavoro o possibilità di mantenere se stesse e i figli, che da parte di extracomunitari illegali o clandestini'.