Via dalle strade lavavetri e accattoni: "dietro c'è la mano di organizzazioni criminali". Il Pdl torna a parlare di sicurezza - Tuttoggi.info

Via dalle strade lavavetri e accattoni: “dietro c'è la mano di organizzazioni criminali”. Il Pdl torna a parlare di sicurezza

Redazione

Via dalle strade lavavetri e accattoni: “dietro c'è la mano di organizzazioni criminali”. Il Pdl torna a parlare di sicurezza

Lun, 16/07/2012 - 14:44

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“Dietro a molte pratiche di accattonaggio, si nasconde la mano delle organizzazioni criminali che si finanziano grazie allo sfruttamento di donne, minori e disabili. E' una realtà che non si limita ai soli lavavetri ai semafori o agli accattoni, ma che si ripercuote sul decoro e sul grado di civiltà della città, sulla sicurezza e sulla vivibilità delle nostre strade e dei quartieri”.

E' quanto affermano in una nota i consiglieri comunali Mauro Cozzari e Otello Numerini (UDC), Emanuele Prisco e Rocco Valentino (PDL), Giuseppe Sbrenna (Gruppo Sbrenna), Teresa Bellezza (Perugia di Tutti), che hanno chiesto al Comune con un ordine del giorno di aderire al progetto “Perugia città solidale ma civile” promosso da alcune associazioni di volontariato della città (Cittadinanzattiva, il Gruppo di Volontariato Vincenziano, il Movimento per la vita e la Casa di Pollicino).

Il progetto messo in campo dal volontariato cittadino è a costo zero per il Comune e rappresenta secondo gli esponenti di opposizione una opportunità almeno da sperimentare. Il centrodestra – si legge nel comunicato – torna così sul tema dell'accattonaggio, “dopo aver incassato un buon successo con la recente modifica del regolamento di Polizia urbana che ha provato a dare un primo giro di vite, almeno normativo, a questo fenomeno sotto il profilo della repressione”. Nelle intenzioni dei consiglieri di centrodestra “c'è però la volontà di agire anche sotto altri punti di vista, come quello della prevenzione sociale, per togliere ossigeno alle organizzazioni criminali, soprattutto straniere, che credono di poter fare il proprio comodo in città con pratiche come quelle dell'accattonaggio che si basano sull'incivile sfruttamento di altre persone e che danneggiano il grado di civiltà della città”.

“Fermare queste pratiche – spiega Cozzari – significa togliere prima di tutto i bambini dalle strade, individuare situazioni di sfruttamento e garantire il decoro della nostra Città. Significa inoltre prevenire ed arginare quegli episodi di violenza che troppo spesso apprendiamo dalle cronache locali e che si nascondono dietro questo genere di sfruttamento. Non bisogna mollare la presa – conclude infine Prisco – su questo fenomeno; la lotta al degrado passa anche dalla capacità che la città ha di difendere il proprio grado di civiltà contro chi crede di poter fare quello che vuole con la violenza e la prepotenza. Certamente non bisogna neppure mollare la presa sotto il profilo della repressione, e più di energia anche sotto questo aspetto non guasterebbe di certo”.

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