In merito alla vertenza Treofan Terni è intervenuto il Governo nella persona della Sottosegretaria del Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, che, in una call di allineamento con le Organizzazioni Sindacali Nazionali, non ha avuto mezzi termini nei confronti della proprietà Jindal che controlla Treofan.
“Inadeguatezza del confronto”
La Todde, secondo quanto riferito dalle sigle sindacali avrebbe infatti dichiarato l’ssoluta inadeguatezza del confronto oltre che l’assenza di qualunque ruolo di responsabilità sociale d’impresa da parte del competitor indiano. Dal confronto sarebbe emersa la condivisione di un punto di vista piuttosto preoccupante, cioè la volontà da parte dell’azienda di volersi sbarazzare di un concorrente scomodo, chiudendo i suoi due stabilimenti italiani, cancellandone dal mercato i prodotti, sostituendoli con altrettanti a marchio Jindal.
Nuovo incontro il 7 agosto
Inoltre, la Sottosegretaria Alessandra Todde, ha condiviso le riflessioni e le preoccupazioni dei sindacati, impegnandosi a verificare tutte le nostre sollecitazioni a elaborare già nei prossimi giorni una posizione del Governo da mettere in campo già dalla riunione con l’azienda prevista per venerdì 7 agosto.
Le preoccupazioni dei sindacati
“Considerata l’esperienza che la stessa Sottosegretaria ha già vissuto con la vertenza che ha coinvolto Battipaglia nei mesi scorsi – spiegano in una nota congiunta i sindacati – le è chiara l’impossibilità a perseguire un confronto con i soggetti finora presenti ai tavoli e sulla effettiva necessità di tentare ancora di coinvolgere la proprietà nella vicenda”.
Da dove ripartire
Le organizzazioni sindacali hanno stabilito alcuni punti dai quali far ripartire un dialogo costruttivo col governo:
• La chiusura di Treofan Terni senza continuità produttiva avrebbe un diretto riflesso negativo su tutte le attività del Polo chimico nel suo insieme;
• La necessità di rivedere e ridiscutere il sistema di aiuti pubblici di cui in questi anni Jindal ha beneficiato e che le ha permesso di sviluppare un piano industriale che sta penalizzando gli stabilimenti Treofan, con la già avvenuta chiusura di Battipaglia e il ridimensionamento e la messa in discussione del futuro produttivo di Terni.
• Respingere un modello organizzativo di gestione del portafoglio ordini e della loro distribuzione, che attraverso un’azione scientifica volta a trasferire i prodotti Treofan, cancellandone il brand dal mercato, e sostituendoli con altrettanti Jindal, di cui molti saranno prodotti in altri stabilimenti europei.
• Cronica e continua perdita di clienti a causa delle scelte commerciali dell’A.D. Di Treofan, molti dei quali importanti clienti italiani che hanno risposto con la cancellazione di ordini alla eliminazione dei prodotti a marchio Treofan dal mercato, prodotti a Terni
• Proposta di uno scambio di equivalente quantità tra i prodotti finiti ed ordini e materie prime, per permettere la ripresa produttiva durante il mese di agosto, in attesa di riprendere a settembre la trattativa per liberare lo stabilimento ternano da questo triste e immeritato destino, fuori dalle speculazioni di mercato perpetrate da Jindal.