Vertenza Merloni, il clima della crisi occupazionale si fa davvero rovente. Quella di oggi è in questa vicenda una delle giornate più complesse. Questa mattina un gruppo di lavoratori dell'Antonio Merloni, due donne e sette uomini, ha occupato gli uffici della direzione aziendale, in via Veneto a Fabriano (Ancona), per richiamare l'attenzione sulla vicenda del gruppo elettrodomestico, in amministrazione straordinaria da oltre un anno e senza acquirenti in vista. «Siamo qui, civilmente, educatamente – ha detto Andrea Giacobelli, della Rsu – in attesa dell'incontro di questa sera a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, fra azienda, commissari straordinari e Regioni Marche, Umbria ed Emilia Romagna. Vogliamo capire quale sarà il nostro futuro, chiediamo risposte concrete». Gli occupanti incontreranno a breve il direttore del personale della A. Merloni Luigi Viventi, mentre fuori dal palazzo si svolge un presidio al quale partecipano anche lavoratori delle imprese terziste, rappresentanti di partiti, movimenti e centri sociali. I bandi di interesse internazionale all'acquisto del gruppo A. Merloni, o di suoi asset, non avrebbero raccolto manifestazioni vincolanti. «Ad oggi – dicono i lavoratori – le probabilità di salvezza sono minime, e prende sempre più campo la strada del fallimento. Ma noi chiediamo un'alternativa, non altri 18 mesi di cassa e poi nulla». «Non vogliamo essere un peso morto per la società – recita un volantino distribuito ai passanti – e siamo pronti a rimetterci in gioco, perchè il nostro territorio abbia anche una sola altra possibilità». L'obiettivo è salvare tutti i posti di lavoro (1.200 nel Fabrianese, 3.000 in Italia più altrettanti nell'indotto), ed evitare che la legge Marzano diventi un paracadute «per arrivare alla fine e portare i libri in tribunale». E sempre questa mattina a Nocera Umbra il sindaco Donatello Tonti e la Cgil provinciale a gran completo hanno fatto quadrato intorno alla difesa dei posti di lavoro.Simbolo sarà ancora una volta la Torre del Campanaccio nei giorni scorsi presidiata da maestranze e sindacalisti. Ora si passa alla fase più dura il cui avvio sarà deciso dall'incontro odierno con il governo. Se, come appare che sia, si dovesse ottenere l'ennesimo nulla di fatto sarà dato avvio all'occupazione, e non più presidio , della torre civica nocerrina “faro – è statod etto – della vertenza che rischia di cancellare solo in questo territorio ben 1.038 posti di lavoro”. Il 14 novembre sulle tematiche della crisi del lavoro la Cgil terrà una manifestazione nazionale. Intanto per sabato 7 novembre sono previsti presidi in sei piazze dell'Umbria e cioè Perugina, Foligno, Città di Castello, Gubbio, Città della Pieve e Todi.
VERTENZA MERLONI GLI OPERAI OCCUPANO GLI UFFICI DELLA SEDE CENTRALE A FABRIANO
Gio, 05/11/2009 - 15:24