di Maurizio Getti
Come ho promesso oggi ho iniziato. Sono in sciopero della fame. Noi lavoratori o peggio senza lavoro, abbiamo difficoltà sempre più grandi a terminare il mese senza fare debiti. La crisi ci prende e non ci lascia vivere. Interessa a qualcuno tutto ciò? Io ho l’impressione di no. I manifesti elettorali di questi giorni, mostrano solo i volti di alcuni candidati sindaci, quelli che possono buttare via migliaia di euro per mostrare la loro faccia a tutti. Io chiedo invece che coloro che aspirano a governare Spoleto prendano in considerazione prima di tutto noi, operai, disoccupati, licenziati e cassa integrati, che non ce la facciamo più; abbiamo difficoltà a fare la spesa, a trovare una stanza da affittare, a mandare i figli a scuola. Sciopero della fame quindi, che ci ascoltino almeno adesso che tutti vengono a chiedere voti per essere eletti. Questo è il mio 25 aprile e questo sarà il mio primo maggio. Che ci dicano cosa vogliono fare per affrontare i problemi più urgenti della parte più povera della città.Io aspetto senza mangiare. Il mio programma è questo, lavoro e salario dignitoso per tutti, il resto sono chiacchiere. Ci vuole coraggio, io il mio ce lo sto mettendo, che altri si facciano avanti e potremo cominciare a cambiare le cose. CASA ROSSA