Venere e le altre: le divinità femminili dell'Umbria romana, a Parrano la lezione di Enrico Zuddas nell'ambito del Festival Umbria Antica
Parrano è un borgo la cui storia antichissima si perde nel mito. Qui sorge un complesso di grotte carsiche chiamate “Tane del Diavolo”, scavate dal torrente Bagno. Questo luogo tanto suggestivo fu probabilmente eletto a luogo di culto fin dalla preistoria. Testimone eccellente di questa ipotesi è il ritrovamento di un manufatto unico, la Venere Verde di Parrano, una statuetta risalente al Paleolitico Superiore, intagliata su un pietra verdastra chiamata ofiolite, la “pietra di serpente”. L’immagine intagliata è quella di una donna con il capo coperto che tiene in grembo un feto e pare appartenere al gruppo della cosiddette “Veneri mitologiche”. Ma chi era Venere? E come mai la troviamo nel Paleolitico?
Venere e le altre: le divinità femminili dell’Umbria romana
Acqua, fertilità, donna. A partire da queste suggestioni, sabato 9 luglio, nella suggestiva cornice naturale del Parco Termale bagno del Diavolo, Enrico Zuddas terrà una lezione su “Venere e le altre: le divinità femminili dell’Umbria romana”. L’evento sarà uno degli appuntamenti extra del Festival dell’Umbria Antica, che ha da poco concluso la sua prima edizione.