Finisce in polemica l’evento più atteso del capodanno, quello della blindatissima cena organizzata dal “Club dei Piaceri” e da “Fish & Chic” a Villa Profili. Novanta posti per il cenone (ad un costo non proprio accessibile ai più) a cui aggiungere cinquanta ulteriori ingressi (anche questi a pagamento) solo per il veglione: contati, contatissimi, nemmeno un posto in più per l’appuntamento più esclusivo della regina delle notti.
Fin qui tutto normale, a parte una certo nervosismo per accaparrarsi l’ambìto invito. Gli organizzatori avevano per l’occasione stilato una lista di persone da contattare ed alle quali proporre la speciale serata.
Ovvio poi che ognuno poteva allargare la popria rosa di invitati (chi lascerebbe mai la fidanzata o gli amici di sempre?). E così è stato. Qualcuno ha esteso l’invito ad una coppia, altri a due, altri ancora hanno prenotato 11 posti. Ed anche fin qui nulla di anomalo.
Il problema si sarebbe verificato al momento di pagare la prenotazione.
Già perchè, a quanto dicono a TO® i bene informati, solo a quel punto qualche organizzatore ha voluto conoscere le identità dei singoli invitati. Per verificarle con un’altra lista, una vera e propria….black list. Apriti cielo! Clamoroso il caso di tre sorelle, una delle quali era stata inserita nella lista nera.
Dietrofront, avanti marsh: quella che era andata a pagare, a dir poco indispettita, ha preteso e ottenuto la restituzione dei soldi, correndo subito a prenotare in un altro locale con annessa discoteca.
Poco le è importato che lei risultasse simpatica ai garbati organizzatori. “Ma scherziamo? Mia sorella antipatica? Ma andate tutti a …..” avrebbe urlato sbattendo la porta in faccia all’imbarazzato interlocutore.
Domani ne sapremo di più.
Certo, cose del genere ci stanno tutte laddove il ‘paese’ è piccolo e la gente….mormora, come direbbe Faletti. Facile immaginare cosa potrebbe succedere se si incontrassero ex mogli, ex amiche e amici: da farci un film, magari con un titolo “Hollywood party”, come è stata ribattezzata la blindatissima serata odierna.
Per il momento una cosa è certa. A Spoleto, per essere very very very v.i.p. si può scegliere fra il possedere sangue blu, titoli accademici o una fralacca di soldi. Ma è soprattutto è indispensabile essere tanto, tanto simpatici.
Per dirla in un inglese maccheronico “No nice? No party!”
(Ca.Cer.)
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