Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Perugia, nelle sedute odierne, hanno deliberato il piano di completamento del processo di stabilizzazione del personale tecnico-amministrativo universitario precario.
Grazie all’approvazione del “Piano triennale dei fabbisogni di Personale Dirigente, TAB, e CEL, 2018-2020” da parte degli organi di governo dello Studium, infatti, sarà portata a compimento la programmata stabilizzazione già iniziata nel corso del 2016 con l’assunzione di 12 unità: il 1° marzo 2018, una volta espletate le procedure di mobilità previste dalla normativa vigente, saranno assunte a tempo indeterminato 63 unità di personale, per un impegno economico complessivo presunto di circa 1 milione e 185 mila euro e l’impiego di 11,545 punti organico. Tale reclutamento consentirà di incardinare, quindi, tutto il personale a tempo determinato che, seppure in possesso dei requisiti di legge, era rimasto escluso dalla procedura di stabilizzazione 2016 a causa della mancanza di risorse economiche e di punti organico.
“Questa soluzione – dichiara con evidente soddisfazione il Magnifico Rettore Franco Moriconi – rappresenta il naturale proseguimento delle politiche portate avanti negli ultimi anni da questa governance di Ateneo e il raggiungimento di un importante obiettivo comune, che l’Amministrazione ha ottenuto utilizzando al meglio gli strumenti a sua disposizione, riuscendo così a risolvere l’annoso e sensibile problema dei tempo determinato“.
La stabilizzazione delle 63 unità, appartenenti alle categorie B, C, D, EP e C.E.L., avverrà a tempo pieno per le categorie B e CEL – Collaboratori Esperti Linguistici, all’80% per le D e EP, mentre le unità di categoria C saranno assunte al 70% del tempo pieno, ovvero con un carico di lavoro identico a quello già applicato nel corso della stabilizzazione 2016.
Il medesimo provvedimento assunto oggi consentirà, a decorrere dal 1° marzo 2018, anche la trasformazione delle 15 unità di categoria B, attualmente in part-time al 75%, che ne hanno fatto espressa richiesta, in tempo pieno.
Nel rispetto della normativa vigente, poi, il Piano ha dato via libera alla programmazione del reclutamento esterno di 4 nuove unità di personale di categoria C e CEL (un esperto di lingua inglese), all’assunzione di un Dirigente a tempo indeterminato per le esigenze della Ripartizione servizi informatici e statistici, già autorizzato dal CDA dello scorso 27 settembre 2017, così come, a seguito dell’emanazione del decreto ministeriale di definitiva quantificazione e riparto del contingente di spesa disponibile per l’anno 2018, alla programmazione, fin dal 2018, di ulteriori reclutamenti nell’ambito dei quali riconoscere priorità sia alle progressioni verticali per la copertura di specifiche figure professionali di responsabilità vacanti o ricoperte ad interim, sia delle istanze presentate da unità stabilizzate in part-time per il passaggio al tempo pieno, nonché, nell’ambito della quota da riservare alle assunzioni mediante procedura ordinaria, al posto di ruolo del Dirigente della Ripartizione Personale.
Il “Piano triennale dei fabbisogni di Personale Dirigente, TAB, e CEL, 2018-2020” deliberato oggi dal Senato Accademico e dal Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo, negli anni 2019 e 2020, prevede anche: la possibilità di programmare il reclutamento, con modalità ordinarie, di ulteriore personale TAB e CEL, previo accertamento della disponibilità dei necessari punti organico e delle risorse finanziarie, al fine di soddisfare in primo luogo le esigenze tecniche evidenziate dai Dipartimenti e non soddisfatte dalle stabilizzazioni, nonché il reclutamento di unità volte a soddisfare il fabbisogno di figure idonee ad incarichi di responsabilità di vario genere e di Segretario amministrativo medio tempore rimasti vacanti; infine, a seguito dell’emanazione dei decreti ministeriali di definitiva quantificazione e riparto del contingente di spesa disponibile per gli anni 2019 e 2020, alla effettuazione di ulteriori progressioni verticali ed al soddisfacimento di ulteriori istanze di passaggio al tempo pieno da parte degli stabilizzati in part-time.