“Il calo delle iscrizioni in quest'anno ha portato un ammanco nelle case dell'Ateneo di cinque milioni di euro. Per arginare questa situazione di crisi va riorganizzata l'offerta culturale della città, comprensiva delle due Università, il Conservatorio, l'Accademia belle arti e anche la scuola di giornalismo”: lo ha detto il rettore dell'università di Perugia, Franco Moriconi, durante il suo intervento nella terza commissione del consiglio provinciale perugino.
“Perugia deve promuovere nel complesso le sue eccellenze per tornare ad essere un polo attrattivo per il Centro-Sud. Dobbiamo aprirci e non chiuderci, e a questo proposito serve prendere in considerazione l'apertura verso la Cina perchè altre università già lo stanno facendo (vedi Camerino). Quello che serve è una sinergia tra istituzioni che porti a guardare lontano, magari anche a cercare di far cambiare la mentalità dei perugini che pensano solo a far studiare fuori i propri figli, quando a Perugia c'è un'offerta formativa completa, solida e di qualità. Sul versante delle infrastrutture gli studenti hanno bisogno di aule studio, non necessariamente nelle proprie facoltà, aperte fino a tardi perchè lo studente fuori sede cerca anche socializzazione e confronto”. Per Moriconi, “la viabilità, strade, ferrovie e l'aeroporto San Francesco sono nodi nevralgici da risolvere. I genitori di Puglia, Calabria e Campania chiedono con forza collegamenti diretti per le città del Sud. L'Umbria nei collegamenti viari è da sempre carente, questo in molti casi, è stata la causa della diminuzione di iscrizioni nel nostro ateneo”. Infine Moriconi ha auspicato che si trovi “il modo di intercettare insieme fondi europei per lo sviluppo di progetti legati alla crescita dell'Università”.
Intanto dal Gallenga fanno sapere che sarà la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ad inaugurare l'anno accademico dell'Università per stranieri, l'ottantottesimo dalla sua fondazione. La cerimonia – anticipa una nota di Palazzo Gallenga – avrà luogo venerdì 7 marzo. Il rettore, Giovanni Paciullo – riferisce il comunicato – ha ringraziato Boldrini “per aver accettato l'invito, ritenendo altamente qualificante la sua presenza non solo per il primario ruolo istituzionale che svolge, ma anche per la sensibile attenzione con cui ha seguito le questioni relative ai rifugiati politici e ai migranti nell'ambito della funzione che le Nazioni Unite le avevano assegnato”.
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