Carlo Ceraso
Un grande politico locale che ahinoi non è più, Leopoldo Corinti, quando parlava del rilancio della città che aveva amministrato da sindaco alla fine degli anni ’80, diceva che bisognava avere il coraggio di certificare l’aria di Spoleto, la “più buona del mondo” come amava definirla. Poteva essere la migliore risposta allo studio di Richard Levine, docente di architettura della Kentucky University, il quale, dopo una serie di studi, aveva promosso Todi la “città più vivibile del mondo”, decretandone così la rinascita. Nessuno però ha mai pensato ad una certificazione dell’aria fritta, arte nella quale Spoleto potrebbe vantare personaggi di livello non mondiale, ma supermegaipergalattico, per dirla alla Fantozzi. Dotati di una favella che l’alabarda spaziale di Goldrake potrebbe esser scambiata per una matita spuntata. Di una contorsione logico-mentale da far rabbrividire la celebre contorsionista russa Zlata (nella foto).
La replica all’articolo che avevamo proposto ieri l’altro, sull’auspicato “Effetto Barcellona” per l’iscrizione della Basilica di San Salvatore nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità (clicca qui), non è piaciuta ad una parte di coloro che si erano presi la menzione per il silenzio mostrato sulla clamorosa iscrizione, destinata a rivoluzionare l’economia locale. Un silenzio difficile da comprendere, specie da chi è sempre capace di urlare alla tromba d’aria anche per una scorreggia. Qualcuno la critica l’ha presa bene (meritevole di attenzione la nota della consigliera Laura Zampa, qui), qualcun altro ha fatto orecchie da mercante (nessun comunicato ancora pervenuto da Confart, Confcom e Confes), un paio quelli che hanno maldestramente provato a rigirare la frittata attraverso comunicati finiti, ahiloro, solo su un blog.
Il silenzio del Conspoleto – l’audace Tommaso Barbanera si è fatto sentire solo stamani con TO® attraverso una nota, d’aria fritta appunto. Un documento partorito dopo aver rimuginato a lungo sulla strategia migliore da attuare per sputtanare l’orrendo articolo, roba da giocarsi qualche milione di neuroni, tanto era complicato l’affaire. Ieri mattina decide così di sottoporre al Cda una “bozza di comunicato (che non sarà mandato a Tuttoggi)”, scrive testualmente, pregando i consiglieri di approvarne il testo. Povero Barbanera, non riesce ancora a capacitarsi che è diventato Presidente del Consorzio, se ha bisogno di interpellare il Cda per una semplice comunicazione di servizio. Non vedendo risposta decide di inviarla ugualmente ai giornali on line (non pervenuta alla carta stampata), dimenticando che una rettifica si dovrebbe chiedere solo al giornale che ha eventualmente commesso l'errore. Per non farsi mancare nulla, il rispettoso Barbanera la manda anche al solito blog locale che si spaccia per quotidiano e che, manco a dirlo, gliela pubblica. Ma non è soddisfatto, lui merita più visibilità. Così è costretto a ripiegare su di noi. “Facendo riferimento all’articolo di mercoledì – ci scrive stamani – nel quale si accusano alcune associazioni tra cui il Con Spoleto di non aver mostrato alcun interesse per questo importante traguardo raggiunto dalla nostra città, il Consiglio Direttivo del Con Spoleto (?, n.d.r.) precisa che proprio mercoledì mattina il Presidente del Con Spoleto ha telefonato all'architetto Giorgio Flamini, tra i promotori e fautori di questo importante progetto, per complimentarsi con lui, con l'amministrazione comunale e con tutti coloro che hanno contribuito a questo prestigioso risultato raggiunto, frutto del lavoro di anni. Ha inoltre concordato con Flamini una riunione per la prossima settimana, con tutti i soci del consorzio, durante la quale verrà illustrato nel dettaglio questo importante progetto per la nostra città. All'incontro ha confermato la sua presenza anche il sindaco Daniele Benedetti, il quale ci illustrerà i possibili futuri scenari e opportunità che potranno scaturire, da questo importante traguardo per la città di Spoleto. Confermiamo la nostra volontà di lavorare concretamente per far si che questo progetto possa essere da stimolo per un rilancio turistico della nostra città”. Peccato che non dica il giorno dell’incontro, forse perché non è stato ancora fissato?
Quando il sole picchia forte – a dir poco super il testo dell’intervento, anche questo divulgato a mò di volantinaggio, del capogruppo Pdl Carlo Petrini. Vien voglia di farlo a pezzetti e analizzarlo, l’articolo ovviamente. Ma sarebbe fatica sprecata. “Statistiche alla mano – scrive Petrini – è risaputo che nella stagione estiva i reati alla persona aumentano. Esimi studiosi addebitano l’escalation di tali fenomeni alle alte temperature. Pertanto il caldo fa male. Si sa anche, che a causa del periodo vacanziero, le testate giornalistiche hanno meno argomenti a disposizione. La somma del caldo e la mancanza di argomenti ha spinto con ogni probabilità qualche giornalista alla ricerca della notizia anche quando questa non c’è. Certamente lungi da me dal generalizzare. È ormai sport molto praticato, andare a cercare la polemica o il titolo forte che ovviamente alza il numero di cliccate, e chi s’intende minimamente del funzionamento dei siti, sa che ogni cliccata ha un ritorno per il sito sia in termini economici sia d’immagine del sito stesso. Ovvio pertanto per chi fa di questo il suo mestiere, cercare di farlo nel migliore dei modi per trarne il giusto profitto. Tutta questa premessa per dire che, ciò che scrivono alcuni giornalisti, non è detto che sia la verità assoluta. Peggio ancora se oltre a non essere la verità assoluta è proprio sbagliata e magari tira in ballo persone con nomi e cognomi che svolgono funzioni pubbliche o sociali non certo per un profitto personale. Ma veniamo al punto. Per l’appunto sull’iscrizione dei “siti” di Spoleto e Campello della Basilica di San Salvatore e del Tempietto di Campello, in questi giorni abbiamo letto molti commenti ovviamente tutti giustamente positivi. Tuttoggi, (giornale Online Spoletino), ha pubblicato una lista di cosiddetti “distratti” che non hanno mandato comunicati stampa in merito al successo raggiunto dalle nostre Città. Chiaramente chi si è espresso avrà avuto le sue buone ragioni per farlo, quale soddisfazione, encomio, partecipazione e perché no, magari l’opportunità per avere un momento di visibilità, tutte motivazioni legittime. Altri che non l’hanno fatto, avranno avuto altre ragioni per non farlo. Il sottoscritto, inserito nella lista dei distratti, meglio definita di chi dorme e non piglia pesci da Tuttoggi, è tra coloro che fino ad oggi non era intervenuto su questo argomento. Chiarisco le ragioni del mio non intervento. Seppur la notizia sia molto positiva per Spoleto, non credo che un comunicato stampa aggiunga altro valore alla Città, tanto per essere chiari, non mi interessa visibilità per dire che anche noi approviamo quanto già approvato. I passaggi di questa positiva vicenda. Ero componente della prima commissione, quando abbiamo votato favorevolmente questa pratica, e ho dato tutto il mio sostegno all’Amministrazione Comunale convintamente, per due motivi: il primo è il più ovvio; chi potrebbe votare contro a una candidatura di un monumento della propria città per un riconoscimento così ambito, probabilmente solo uno stolto. Il secondo motivo, squisitamente politico; quando vi sono proposte che portano benefici certi non si deve e non si può lasciare il merito alla sola maggioranza. Quindi ribadisco: Petrini Carlo all’epoca (2008), Consigliere Comunale di minoranza del Gruppo di Alleanza Nazionale, voto favorevole in prima commissione. La pratica arriva, alla fine dell’iter, in Consiglio Comunale nel maggio 2009, proprio alla fine del mandato di Brunini, e come d’abitudine, va approvata d’urgenza, pena il rischio di esclusione dal percorso, pertanto si convoca un Consiglio Comunale Urgente, già in piena campagna elettorale. Nonostante le critiche da fare all’Amministrazione per la tardiva convocazione, il sottoscritto è comunque convinto che la pratica vada condivisa con voto favorevole. Altri Consiglieri di minoranza sostengono e ritengono con qualche ragione, che l’amministrazione ha gravi colpe, nel non avere dibattuto l’argomento nei tempi giusti, e come al solito con gravi ritardi. Le loro prime intenzioni di voto sono contrarie alla pratica. Il sottoscritto ritenendo un grave errore il voto contrario, cerca di convincere i colleghi, e si condivide e pertanto la minoranza esprime un voto di astensione. Verbali e dibattito sono a disposizione di chi vorrà verificare. Spero di aver fornito sufficienti elementi di chiarezza, in merito all’argomento, ritenendo che il sottoscritto ha tenuto un comportamento sempre coerente. Spero anche di aver chiarito la differenza tra chi dorme e non piglia pesci e chi ha l’occhio lungo e vispo. Aggiungo che l’allora Assessore Giorgio Flamini, lui si ha il grande merito se si è raggiunto questo importante obiettivo, credo potrà certamente testimoniare”.
La replica – capito l’antifona? Per avergli dato del ‘distratto’ ci ritroviamo ad essere quasi dei ‘puttanieri’, mistificatori della realtà, venduti al dio clik. Una tecnica che Petrini deve aver studiato bene dai bui tempi che furono, quelli dell'orbace, e ripresa più recentemente da chi vuol abbattere il “nemico” ricorrendo all’illazione, quando non anche all’ingiuria. Lo ha capito anche il Cavaliere che alla lunga non paga, ma si vede che l’ordine di scuderia non è ancora arrivato a Spoleto. Comunque Petrini ha ragione, il cado fa male alla testa, specie se dare del distratto viene scambiato per un “reato alla persona”. E che Petrini lo sia, distratto, ne fornisce una ulteriore prova pubblica: Tuttoggi.info non è spoletino ma da marzo scorso fa informazione regionale, non è carente di notizie (14 articoli pubblicati alle 16.15 di oggi, 10 ieri, 12 il 29 giugno scorso come pure il 28 e il 27…), né abbiamo bisogno di cliccate, visto che restiamo il quotidiano on line più letto della regione. Il giornalista poi non guadagna né dalle cliccate, né dalle copie vendute (concetto questo di difficile comprensione, specie per una certa politica italiana). E’ infine commovente che abbia scelto di non “intervenire sulla questione dell’Unesco perché non è a caccia di visibilità”. Provi allora a spiegare perché è sempre pronto a triturarci i “cabbasisi” ogni qual volta questa redazione pubblica i Suoi comunicati con foto diverse da quelle che la ritraggono? E ancora, come dovremo (noi e i nostri lettori) interpretare le Sue prossime uscite sulla stampa: come una ricerca di visibiltà o come il perseguimento di qualche tipo di utilità?
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UNESCO, SHHH… PARLANO I DISTRATTI PETRINI (PDL) E BARBANERA (CONSPOLETO), URLA DEL SILENZIO
Ven, 01/07/2011 - 15:57