Un mazzo di 26 rose bianche, il suono della tromba e la preghiera per ricordare tutte le vittime tifernati del Covid-19, da inizio pandemia ad oggi.
La commovente iniziativa si è svolta questa mattina (mercoledì 30 dicembre) all’interno della chiesa del Cimitero Monumentale di Città di Castello, alla presenza del Vescovo monsignor Domenico Cancian, dei parroci don Paolo Bruschi e don Alberto Gildoni, dell’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli e del Presidente del locale Rotary Club Alessandro Leveque, promotore dell’evento.
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Le 26 rose bianche sono state poste ai piedi dell’altare in ricordo delle vittime della pandemia, che dal marzo scorso hanno gettato nel dolore e nello sconforto le famiglie e l’intera comunità. Prima dei brevi interventi delle istituzioni il suono della tromba sulle note del “silenzio fuori ordinanza”.
“Come sapete questa settimana ha preso il via la vaccinazione contro questa terribile malattia, che ci ha segnato in ogni nostra quotidianità – ha dichiarato il presidente Leveque – Abbiamo ritenuto opportuno, giusto e meritevole, riportare alla memoria tutti i cittadini della nostra comunità che ci hanno lasciato per colpa di questo virus, in questo anno estremamente ‘esigente’. Abbiamo offerto un fiore per ogni anima e un pensiero di vicinanza per tutte le famiglie ferite dalla assenza, nell’obiettivo unico di una fraterna riconciliazione”.
“La nostra comunità civile ed ecclesiale – ha detto il vescovo Cancian – partecipa con grande intensità spirituale a questo momento di doveroso ricordo. Non possiamo chiudere questo anno, che passerà alla storia come l’anno della pandemia, senza fare un ricordo di quelli che hanno pagato il prezzo più alto. Signore fa che finalmente cessi questa strage e donaci la grazia di costruire un mondo più umano dove regnino giustizia, pace e fratellanza. Te lo chiediamo per intercessione della Madonna delle Grazie e dei nostri patroni.”
“La mia presenza oggi – ha dichiarato l’assessore Tofanelli – vuole esprimere la partecipazione del sindaco e di tutti gli amministratori pubblici e la nostra vicinanza alle famiglie che hanno avuto defunti o malati. Ringrazio tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, i volontari e quanti, in questo tempo di sacrifici, si impegnano per sconfiggere il contagio, lenire le sofferenze e garantire la vita sociale così come oggi è possibile”.
Proprio nel periodo di massima diffusione della pandemia, era il 27 marzo scorso, il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, si era recato da solo al cimitero monumentale di Città di Castello per un momento di raccoglimento e preghiera e per impartire la benedizione a tutti i defunti. Occasione ripetutasi per altre due volte in primavera e in estate al Santuario della Madonna delle Grazie quando, assieme al sindaco Bacchetta, il vescovo ha partecipato a momenti di preghiera e riflessione davanti alla immagine della Madonna la “patrona” della città.