Un atto di indirizzo significativo, quello della Musacchi, finalizzato all'allestimento di un museo delle armi all'interno dell'ex Fabbrica d'armi di Terni.
Un museo delle armi all’interno dell’ex Fabbrica d’Armi di Terni: è questo che emerge dall’atto di indirizzo di Doriana Musacchi, consigliera del Gruppo Misto del Comune di Terni. Un progetto ambizioso e significativo; la Fabbrica d’Armi, rappresenta, infatti, un pezzo di storia importante della città. Ancora oggi si configura come un centro di eccellenza per la manutenzione delle armi.
Museo delle armi, un’attrattiva turistica
All’interno della struttura un numero significativo di armi appartenenti a diversi periodi storici; “pezzi dall’innegabile pregio storico e culturale – sostiene Doriana Musacchi – che potrebbero diventare un’ attrattiva turistica”.
In questo modo, inoltre, si andrebbe a valorizzare un edificio ricco di storia e tradizioni, non solo in ambito commerciale e industriale.
L’installazione di teche protettive
Per una eventuale esposizione delle armi al pubblico, seguendo la nota della consigliera, “sarebbe sufficiente l’installazione di teche protettive”.
“Magari – continua – la fornitura di questi articoli potrebbe essere operata da un’azienda del comprensorio, in un’ottica di promozione del territorio a trecentosessanta gradi”.
Nessun costo per l’amministrazione comunale
E’ significativo, poi, il fatto che in questo disegno rientri un piano di partenariato pubblico-privato. Difatti, se fossero i privati a sostenere le spese atte all’allestimento del museo, ottenendo così una remunerazione dell’esborso attraverso la gestione dei servizi, ebbene non vi sarebbe alcun costo a carico dell’amministrazione comunale.
Peraltro “potrebbero essere reperite ulteriori linee di credito da Fondi Europei dedicati alle iniziative di promozione turistica”.
“Almeno 2.000 armi da esposizione”
Il museo delle armi, rappresenterebbe, infine, una straordinaria attrazione per i visitatori diretti, ad esempio, alla Cascata delle Marmore.
Pochi, in Italia e all’estero, possono vantare una quantità così elevata di materiale da esporre; “il Museo delle Armi di Parigi può disporre di circa 600 armi complete, mentre a Terni ce ne sono almeno 2000″.
Alcuni cenni storici
Lo stabilimento di viale Brin fu inaugurato nel lontano 1880. Ovviamente, raggiunse il suo periodo di massimo splendore durante i due conflitti mondiali, quando le maestranze si aggiravano intorno alle 7.000 unità; basti pensare che nel 1940 lo stabilimento produceva oltre 2.000 fucili al giorno. Oggi il P.M.A.L. (Polo Armamento Armi Leggero, ex Fabbrica d’Armi), si occupa del mantenimento delle armi, grazie anche a moderne macchine utensili a controllo numerico, e a impianti computerizzati.