“Porchettiamo” nasce come un evento unico per un cibo unico. Venerdì 31 luglio 2009, infatti, il suggestivo borgo di Gualdo Cattaneo e la sua innovativa Rocca Sonora, nel cuore dell'Umbria e delle terre del Sagrantino e dell'Olio Dop l'Umbria diventerà il palcoscenico della rappresentazione della porchetta. O meglio, delle porchette… Storia, tradizioni, luoghi, sapori, gesti antichi e senza tempo di un piatto prelibato saranno di scena in un appuntamento che si annuncia come uno dei più golosi dell'estate, proponendo un calendario di appuntamenti decisamente intriganti.
Con il principale scopo di raccontare, approfondire e gustare le diverse porchette d'Italia, attraversando regioni, territori e stili, uniti da una profonda radice comune ma anche distinti da tante piccole e grandi differenze stilistiche, sia tecniche che nell'uso di spezie ed ingredienti. Tutte curiosità e domande che troveranno risposta durante la Tavola Rotonda: “Porchetta o porchette? Storia, tradizioni e curiosità delle porchette d'Italia. Fra identità comuni e tratti distintivi”, che si terrà presso la Sala Baraffa alle ore 17,30. Parteciperanno al dibattito, oltre al sindaco di Gualdo Cattaneo Andrea Pensi, che farà gli onori di casa, Alex Revelli Sorini, noto giornalista enogastronomico e volto tv, esperto di cucina storica e cibo di strada, Ivo Picchiarelli, esperto in Storia dell'alimentazione, nonché raffinato conoscitore del maiale in tutte le sue declinazioni, e Antonio Boco, una delle penne emergenti del Gambero Rosso.
Alle ore 19,00 si passerà invece dalla teoria alla pratica con la degustazione guidata presso il Chiostro della Rocca: “Pepe, finocchio o chiodi di garofano?” Una straordinaria carrellata delle diverse porchette d'Italia: da Ariccia alle Marche, dall'Abruzzo alla Toscana, fino ovviamente all'Umbria, in abbinamento ragionato ai migliori vini del territorio (si consiglia la prenotazione, visto che per questo appuntamento i posti sono limitati…).
Oltre a questo, inoltre, le vie del borgo e la piazza di Gualdo Cattaneo saranno animate da degustazioni libere, durante tutto il pomeriggio e la serata, delle migliori porchette del territorio e non solo. Tra le porchette delle degustazioni parteciperà, per l'Abruzzo, anche il porchettaio Genobile Nicola che ha il guinnes dei primati per la porchetta più lunga del mondo!.
Insomma, “Porchettiamo” è un evento articolato, ricco di spunti e riflessioni che vanno ben oltre la semplice degustazione e che “lancia” la porchetta nel firmamento della migliore tradizione gastronomica italiana.
“E' così – sottolinea Ivo Picchiarelli, membro del comitato tecnico-scientifico dell'evento – il porco era per tradizione l'animale ucciso in inverno e salato per essere consumato in un anno. Se vuoi star bene un anno ammazza un porco, diceva un antico proverbio. La porchetta, invece, è cotta in estate per il banchetto di un giorno, quello della festa. Il primo è maschile, come l'anno. La seconda è femminile come Maia e Cerere, le dee del diventar maggiore e della crescita alle quali nell'Antichità era offerta. In Umbria e nelle Marche, già nel ‘600, ci si assicurava che nelle città la porchetta arrosto fosse sempre disponibile per festeggiare la domenica. Ecco perché al culmine dell'estate, il 31 luglio, cerchiamo di verificare a Gualdo Cattaneo, città posta nella zona centrale della tradizione umbra del farla, qual è lo stato dell'arte della porchetta, ovvero delle porchette, dai gusti e sapori diversi, fatte in Umbria, Marche, Toscana, Lazio e Abruzzo, patrie di questa tradizione italiana antichissima”.
Gualdo Cattaneo, bellissimo comune che si trova all'interno dei percorsi della Strada del Sagrantino e della Strada dell'Olio Etravergine d'Oliva Dop Umbria, ha nella sua Rocca – luogo dove si svolgerà parte dell'iniziativa “Porchettiamo” – uno dei punti d'eccellenza. La Rocca è un castello medievale, esempio di fortezza militare a pianta triangolare, le cui origini risalgono forse al 975 d.c. All'interno, la Rocca ha conservato immutato il suo aspetto, con le stanze disposte in maniera irregolare in cui si possono individuare le originarie destinazioni. La torre più alta (con base di 80 m di circonferenza e con l'altezza di 20 m) domina tutto il borgo medievale e l'intera vallata sottostante. Di recente la Rocca è diventata anche un suggestivo percorso museale sonoro.