Quella di stampare calendari è ormai una vera e propria moda. Da quelli sexy allegati alle riviste più o meno a luce rosa o rossa, a quelli istituzionali delle forze armate e dei corpi armati dello stato. Tutti desiderosi di accompagnare il proprio ‘pubblico’ nell’anno che verrà. Non c’è ormai impresa o organizzazione che non ricorra ad imprimere su stampa la propria “merce” o i propri uomini e donne pur di veicolare il proprio…profilo migliore.
Siamo persino arrivati a vedere calendari di agenzie funebri con tanto di modelle svestite, sistemate dentro e fuori le nude e fredde casse.
Ma l’uomo, si sa, è animale capace di far l’abitudine ad ogni aberrazione.
L’ultimo calendario di cui si ha notizia è quello che, per la prima volta nella storia centenaria del corpo, sta per realizzare la Polizia Municipale di Spoleto, guidata dall’affascinante e integerrima comandante Manuela De Vincenzi.
Poche e scarne le notizie, trapelate poco fa dallo stesso Comando che stamani ha inviato una lettera a tutti gli agenti per informarli che, da lunedì prossimo, il flash del fotografo (tale Ortolani, dipendente dell’ASe) li seguirà durante i loro spostamenti. Un calendario dunque istituzionale con agenti, sottufficiali e ufficiali che saranno immortalati mentre svolgono il loro dovere. Ora al poligono mentre sparano ai bersagli, ora davanti le scuole, ora dando il braccio ad una vecchina per farle attraversare la strada. Abbastanza scontato, fin troppo visto.
Forse si poteva fare di più. D’altra parte qualche bella figliola e figliolo in divisa c’era per osare. Il nostro grafico ha provato qualche scherzosa fotovignetta.
Il problema però sarebbe stato spiegare agli altri, quelli ormai non più in formissima, della necessità di non comparire.
Ce lo vedete il poliedrico e indaffaratissimo Gelmetti, il mediterraneo Seccafieno o l’inflessibile Rapastella in slip da mare seduti su una Harley Davidson o in sella a un cavallo? O il biondo Trabalza guardare con occhi intensi l’immensità dell’oceano?
Roba da far prendere un colpo ad ogni donna che avesse sfogliato il calendario. Da beccarsi una bella querela per attentato alle coronarie. Meglio dunque non rischiare e andare più sulla forma: al provetto fotoreporter riprenderli mentre pattugliano le strade, controllano il traffico, intervengono in situazioni pericolose. Magari con tanto di cappuccio nero di cotone per non mostrare la loro identità. Un po’ come i colleghi dei Nocs, Gico e Gis.
Non è dato sapere se l’obiettivo si fermerà anche sul capo dei capi, l’assessore con delega alla viabilità Roberto Loretoni. Il nostro grafico ha così provato a fare una scherzosa e innocente simulazione: finchè si è trattato di trasformare la comandante in Pamela Anderson le cose non son andate poi tanto male. Meno credibile Lion Gelmetti o Costantino Loretoni!
Ma torniamo alla notizia. Non si conosce ancora se quello in fase di realizzazione sarà il calendario ufficiale del Comune (divenuto ormai un oggetto cult) o della sola Polizia Municipale.
Gli agenti, di ogni ordine e grado, hanno accolto l’invito con entusiasmo. E già da lunedì potremmo incontrarli affiancati dal loro fotografo di fiducia.
Resta solo da comprendere se il book avrà successo fra gli spoletini, sempre che venga distribuito in città. Perchè a Spoleto, come da ogni altra parte d’Italia, la popolarità di cui godevano i vigili ha subìto un crollo, specie dopo che la politica di ogni colore e partito è ricorsa a loro per far…quadrare i bilanci. Sempre a far multe e ad attivare autovelox in nome della legge…di bilancio!
Cose che non aiutano proprio l’immagine del Corpo.
Potrà un servizio fotografico rilanciare la popolarità degli agenti? In molti lo sperano. Anche se un rischio c’è. Quello che il calendario possa trasformarsi in una insolita ‘base’ per il gioco delle freccette. Da appendere in casa, in ufficio persino in bagno, in ogni luogo dove poter sfogare l’arrabbiatura per l’ultimo verbale di accertamento.
Se lo mettessero in vendita sarebbe un successo. Meglio delle palle antistress! I più maligni potrebbero persino arrivare a staccare le foto e portarle da una fattucchiera. Ma chi mai, nel 2008, potrebbe credere nella magia nera? Per cui, aspettando il book, non resta che declamare: occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.
(Carlo Ceraso)