"Del calcio spesso si racconta il lato peggiore: tifoserie violente, cori razzisti, scontri dentro e fuori dagli stadi, bilanci truccati, penalizzazioni. Eppure, ci sarebbe tanto altro"
Giovedì 4 gennaio, alle ore 17:00, nella Sala Affrescata del Museo Pinacoteca, all’interno dei Palazzi comunali, si terrà la presentazione del libro di Riccardo Cucchi “Un altro calcio è ancora possibile” alla presenza dell’autore che ne parlerà insieme al collega Antonello Brughini e al Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, che nello scorso mese di novembre aveva premiato, a nome della città di Todi, entrambi i giornalisti sportivi per la loro lunga carriera.
Cucchi, ormai umbro d’adozione, è una presenza costante in zona, soprattutto nel marscianese, dove risiede, ma anche a Todi, dove ha presenziato le ultime due edizioni del torneo di calcetto al parco della Rocca. Cucchi, che ha condiviso emozioni con milioni di tifosi italiani in centinaia di radiocronache, dai campi di squadre in lotta per la salvezza alla finale vittoriosa del mondiale di Berlino nel 2006, ha scelto stavolta di utilizzare il calcio, lo sport più amato e praticato, per denunciare le discriminazioni con il quale il movimento convive, invitando a restituire la fantasia ai bambini, schiacciati dalla bramosia di risultati delle scuole calcio e dalle aspirazioni di genitori.
“Del calcio spesso si racconta il lato peggiore: tifoserie violente, cori razzisti, scontri dentro e fuori dagli stadi, bilanci truccati, penalizzazioni. Eppure, ci sarebbe tanto altro – dice Riccardo Cucchi – se solo ci si concentrasse sui valori e si facesse a meno dell’insaziabile fame di profitto che sta macinando diritti e speranze. Basterebbe ricordare com’era calciare un pallone da bambine o bambini. Cominciare da lì e riappropriarsi di quella dimensione popolare che sfruttava l’occasione sportiva per parlare della società, alla società. Ripartire dal rito del gioco e dalle persone che vi prendono parte, in campo e in tribuna, per guadagnarne in solidarietà, rispetto, amicizia, vicinanza”.
Nel libro vengono citati personaggi e sportivi di assoluta statura umana, come Nelson Mandela, Socrates, Gary Lineker – che ospita rifugiati nella sua casa londinese – e Natali Shaeen, calciatrice palestinese simbolo della lotta contro la violenza di genere. Non mancano selezioni di momenti epici del calcio internazionale e citazioni storiche di Luis Borges ed Eduardo Galeano, per restituire l’essenza della passione di un tifoso verso un campione a prescindere dal club d’appartenenza.
L’invito che Cucchi rilancerà anche a Todi è quello di poter tornare a giocare il calcio sui campetti dell’oratorio o addirittura in strada, di sottrarlo alla schiavitù della televisione che ne vuole fare soltanto spettacolo e null’altro, di riportare i bambini allo stadio, strappandoli alle app e alla Tv e vivendo con loro le emozioni della “prima volta”.