La denuncia di Omphalos a pochi giorni dal grande corteo di sabato 24 giugno
Non sono rimasti intatti neanche 24 ore i manifesti che pubblicizzano l’edizione 2023 dell’Umbria Pride, affissi nella giornata di giovedì in tutto il territorio perugino. Numerose sono le segnalazioni arrivate di manifesti vandalizzati e strappati in tutto il territorio comunale a pochi giorni dal grande corteo di sabato 24 giugno.
“È veramente deprimente che nel 2023 ci siano ancora simili episodi di intolleranza e odio – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – il Pride è una manifestazione che si tiene annualmente da ormai oltre un decennio a Perugia e si è sempre svolto in maniera pacifica. Nel mese di giugno la comunità LGBTQIA+ scende in piazza in ogni città del mondo per celebrare la propria visibilità e per chiedere rispetto, libertà, diritti e autodeterminazione. Troviamo assurdo che ci si debba ancora confrontare con simili atti”.
La campagna che pubblicizza l’edizione 2023 dell’Umbria Pride ha come titolo “FIER3”, richiamando l’orgoglio di ognuna e ognuno di essere se stessi. Dal manifesto politico dell’Umbria Pride si legge: “Siamo fierз perché siamo orgogliosз di quello che siamo. Perché c’è bisogno di orgoglio, forza, unione e solidarietà per vivere fuori dalla norma. C’è bisogno di sorellanza queer e di intersezionalità. In questo periodo storico viviamo una grande polarizzazione: da un lato la sempre maggiore visibilità delle nostre soggettività e delle loro differenze, dall’altro l’inasprirsi di un fascismo radicato e sempre più apertamente manifesto. La nostra lotta deve essere comune per vincere l’oppressione”.
“Dovrebbe farci riflettere il fatto che ci sono ancora persone che si sentono libere di poter esprimere il proprio odio con queste modalità e di certo le posizioni poco chiare e l’assenza di una condanna forte e esplicita di tutte le forze politiche non aiuta – continua il presidente di Omphalos – Fintanto che odio e discriminazioni verso le persone in ragione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere non saranno oggetto di una chiara condanna trasversale, la comunità LGBTQIA+ continuerà ad essere oggetto di violenze e discriminazioni. Sporgeremo denuncia per questo episodio, così come abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare, nella speranza che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili e sanzionare tali comportamenti.”