Umbria palazzo di vetro. Online da domani i costi della politica del Consiglio Regionale. IL VIDEO - Tuttoggi.info

Umbria palazzo di vetro. Online da domani i costi della politica del Consiglio Regionale. IL VIDEO

Redazione

Umbria palazzo di vetro. Online da domani i costi della politica del Consiglio Regionale. IL VIDEO

Mer, 26/09/2012 - 16:56

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Sara Minciaroni

Entro il gennaio 2013 saranno nominati tre revisori dei conti esterni estratti a sorte dall’elenco degli iscritti al registro dei revisori legali e da domani tutte le voci di spesa saranno consultabili su internet. E’ questa la novità emersa questa mattina dalla conferenza stampa indetta dal presidente del consiglio regionale Eros Brega.

Fare chiarezza- Era questo l’obiettivo del presidente Brega (GUARDA IL VIDEO) a fronte di una sempre crescente richiesta di informazioni sui costi della politica da parte degli organi di stampa che in questi giorni hanno “spulciato” i dati, dando in certi casi come detto dallo stesso Brega “dati non sempre precisi ed esatti”. Ma da domani tutte le voci in uscita saranno consultabili sul sito del consiglio regionale in un’ottica di trasparenza che dovrebbe essere propria di tutti i “palazzi di vetro”. “Se gli umbri lo decidessero da domani potremmo anche decidere di vendere Palazzo Cesaroni, ma lo scopo è proprio lavorare per ridare dignità a chi nella classe politica lo merita e per far questo servono spazi e strutture, perchè gli errori dei singoli non ricadano su tutti. In clima di antipolitica poi si continua a spettacolarizzare nei salotti televisivi i personaggi negativi, demonizzando l'intera categoria. E' certamente incoerente il divario tra una pensione media e lo stipendio di un consigliere regionale ma noi dobbiamo lavorare proprio per colmare questi divari, non è mettendo sotto accusa la classe poltica che si risolve il problema”.

Umbria virtuosa- “Non vogliamo dare lezioni a nessuno- ha esordito Eros Brega- ma potremmo essere di esempio a tanti, la rigorosità di questo Ente è stata in parte recepita dai mandati precedenti, mantenuta ed in molti casi migliorata. Le spese per i gruppi complessivamente non superano i 490 mila euro, un dato che visti i recenti scandali dovrebbe far riflettere molti, le spese di rappresentanza sono meno di un quarto del 2010, le consulenze di soli 5 mila euro. Ed era importante dopo le tante cose dette e scritte dare l’esatta fotografia di una Regione che è pronta ad ascoltare critiche e a limare ancora dove possibile, ma che addirittura è anche al di sotto delle quote fissate dal decreto “salva Italia” per quanto riguarda le indennità dei consiglieri regionali”.

Quanto costa il consiglio regionale- Ed eccoli i dati di cui tanto si è parlato: le indennità degli amministratori pesano sul bilancio 2012 per 4 milioni e 877 mila euro, in risparmio rispetto ad un 2010 quando erano costati 6 milioni di euro. Le spese di rappresentanza ammontano a 25.600euro, meno di un quarto di quanto si spese nel 2010. Le consulenze sono costate 5000 euro, il presidente del consiglio avrebbe avuto diritto ad un consulente giuridico economico per oltre 66mila euro, al quale però a rinunciato fin dal giorno della sua elezione. Non esistono carte di credito attivate dal consiglio regionale (esistono però per la giunta , hanno un tetto di 20 mila euro e vengono utilizzate soprattutto nel caso di trasferte all’estero per spese di rappresentanza tutte rendicontate). I dirigenti sono 7 e costano poco meno di 880mila euro. I giornalisti sono 5 per un ammontare di quasi 315mila euro. Esiste poi il personale non dirigente che si occupa del funzionamento della macchina amministrativa del consiglio, sono 117 dipendenti per un costo di 3milioni e 571mila euro. Gli organi consiliari hanno un personale di supporto che costa 720mila euro.
Quanto guadagna un consigliere regionale- Al netto chi siede sugli scranni del consiglio regionale riceve in media 6000euro e va ricordato che è stato abolito il sistema dei vitalizi per gli eletti non più in carica. I presidenti di Giunta e Consiglio percepiscono poco meno di 7mila e 500 euro. L’Umbria non ha indennità di carica ma di presenza, questo significa che se un consigliere partecipa ha diritto a gettoni di presenza fino ad un tetto massimo e che non percepisce se non prende parte alle sedute. Le indennità , in Umbria le più basse tra tutti i consigli d’Italia, sono onnicomprensive, non sono cioè previste quote aggiuntive per presidenti di giunta e consiglio,commissioni, comitati e presidenti dei gruppi. Da notare come ricordato da Damiano Stufara capogruppo Prc che in molti casi parte degli emolumenti vengono dagli eletti riversati ai partiti di riferimento come contributo.

Le spese dei gruppi- Ogni gruppo consiliare ha diritto a personale che viene retribuito dal consiglio regionale , sono 27 unità che costano poco meno di 920mila euro all’anno. Il contributo che viene affidato ai gruppi consiliari equivale a poco meno di 490 mila euro, ripartito in quote fisse rispetto al numero dei consiglieri che compongono ogni singolo gruppo (Pd 144mila euro, Idv 38.400 euro, Socialisti 38.400euro, Prc 28.800euro,Per l’Umbria Marini Presidente 28.000euro, Misto 38.400euro, Pdl86.400euro,Udc 28.800euro, Per l’Umbria 28.800euro, Lega 28.800euro). Questo denaro può essere speso per la stampa di manifesti e pubblicazioni,per convegni e consulenze per spese postali e telefoniche e per libri riviste e cancelleria ma anche per trasferte missioni e spese di rappresentanza. Tutte le spese vanno rendicontate con pezze di appoggio quali fatture, ricevute e scontrini ma soprattutto devono indicare l’oggetto della spesa e devono essere vistate dal capogruppo, ad oggi l’unico responsabile per legge delle modalità di spesa e della rendicontazione (in quanto il gruppo consiliare è di fatto un’associazione di diritto privato), ed è comunque soggetto al controllo dei revisori.

A quando la trasparenza sulle spese dei gruppi- Come spiegato da Brega, poiché nel pieno rispetto della legge non si può imporre ad un capogruppo di rendere pubbliche le spese sostenute. E’ vero però che il clima generale lo renderebbe opportuno. Non è escluso quindi che la più presto si possa sapere quanti soldi vengono spesi e come dai singoli gruppi.

Incongruo un confronto con le altre Regioni– Il confronto su quanto incide pro capite il costo del Consiglio su ogni cittadino non è attendibile se proposto sull’Umbria. E’ evidente come in una Regione poco popolosa esso sia più alto rispetto ad altre, predisporre una legge regionale su qualsiasi materia ad esempio ha lo stesso costo sia se lo si faccia in Lombardia che da noi. Quindi le spese sono le stesse a prescindere dal numero degli abitanti , nonostante ciò però , nonostante le funzioni siano le stesse, il bilancio dell’Umbria è poco più di 20milioni contro i circa 100milioni di Regioni con 80 consiglieri.

Finanziamenti pubblici ai partiti si o no- Brega è stato chiaro, per lui i finanziamenti ai gruppi politici potrebbero anche essere soppressi, meglio il modello americano, secondo il presidente, dove le forze economiche sostengono i candidati di riferimento apertamente ed alla luce del giorno, ma tale affermazione non poteva sfuggire al capogruppo Prc Stufara che invece ha sottolineato come questi siano “il caposaldo della democrazia, se regolamentati trasparenti e conosciuti, perché non solo chi ha i soldi possa permettersi di fare politica. I nostri 730 sono tutti pubblici, io verso 36 mila euro all’anno al partito e lo dico con orgoglio perché contribuisco a finanziare la politica della mia formazione”.

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