Umbria Mobilità: vogliamo l'azienda 2.0. Prematura ogni ipotesi di ingresso dei privati - Tuttoggi.info

Umbria Mobilità: vogliamo l'azienda 2.0. Prematura ogni ipotesi di ingresso dei privati

Redazione

Umbria Mobilità: vogliamo l'azienda 2.0. Prematura ogni ipotesi di ingresso dei privati

Mer, 12/09/2012 - 13:14

Condividi su:


Tutto è iniziato con la mancata erogazione della 14esima mensilità per i circa 1500 dipendenti di Umbria Tpl e Mobilità Spa, ma oggi questo è soltanto uno dei tanti problemi sul tavolo e probabilmente il meno importante. I sindacati umbri dei trasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa, sono tornati oggi, in una conferenza stampa unitaria tenuta presso la Cgil di Perugia, a chiedere un segnale chiaro di cambiamento ai soci proprietari dell'azienda pubblica del trasporto.
“Stiamo ancora aspettando una convocazione che ci è stata annunciata ormai da un mese – hanno detto i segretari della organizzazioni – perché ad oggi siamo costretti ad apprendere le informazioni dalla stampa e questo non è accettabile”.
I sindacati, pur riconoscendo che alcuni primi passi positivi sono stati intrapresi (ricapitalizzazione e prestito ponte), ritengono necessarie altre azioni prioritarie. La prima è “l'operazione moralizzatrice” sui compensi ad personam di alcune figure professionali di alto livello dell'azienda pubblica, che sono attualmente “fuori da ogni logica e del tutto inaccettabili”, così come sono assolutamente da rivedere le retribuzioni di alcuni dirigenti. Su questo versante, però, dicono i sindacati, non si vedono segnali di apertura, ma al contrario solo resistenze.
Altra richiesta fondamentale è quella di azzerare il sistema di partecipazioni in aziende che non rientrano nel core business, che impegnano quote di patrimonio e generano, per la quasi totalità, solo perdite. Vanno poi tagliate tutte le collaborazioni e consulenze esterne, alcune delle quali legate a personale ex dipendente in pensione. “In altre parole – hanno osservato i segretari di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa – mantenere il giocattolo per qualcuno non è più possibile”.
Più in generale, le organizzazioni dei lavoratori ritengono definitivamente compromesso l'attuale management e considerano quindi necessario un confronto diretto con i soci proprietari, soci tra i quali la Regione – essendo Umbria Mobilità un'azienda regionale – deve assumere sempre più un ruolo guida.
Per quanto riguarda le ipotesi di privatizzazione di cui si è tanto parlato, i sindacati hanno ribadito un concetto chiaro: “In primo luogo noi riteniamo che Umbria mobilità sia un patrimonio dei cittadini e dei lavoratori umbri e che pertanto debba rimanere pubblica. Parlare di ingresso di privati oggi, non ha senso e in ogni caso, se in futuro si volesse prendere in considerazione l'ipotesi, bisogna chiarire di quali privati si sta parlando. Perché deve essere chiaro – hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori – che con i privati che hanno già fatto danni ingenti all'azienda, noi non vogliamo avere nulla a che fare”. Quello che invece i sindacati chiedono ai soci proprietari è di presentarsi con un nuovo piano industriale, da condividere, che tenga conto della nuova situazione venutasi a determinare.
E a proposito di rapporti poco chiari con il privato e più in generale della gestione economica dell'azienda, è giusto che “la Corte dei Conti faccia al più presto chiarezza”, hanno detto i sindacati aggiungendo che mentre “in Umbria gli autobus cadono a pezzi, a Roma l'azienda ha impegnato il proprio patrimonio per l'acquisto di molti nuovi mezzi”.
Inevitabile, a fronte di una simile situazione, la mobilitazione dei lavoratori, che solo per senso di responsabilità – è stato detto – non è ancora sfociata in forme di protesta più pesanti, come lo sciopero. Da lunedì però è in atto il blocco degli straordinari che, in un'azienda sottodimensionata per quanto riguarda il personale operativo, può essere comunque molto incisivo. Per questo i sindacati hanno tenuto a mandare un messaggio all'utenza, per chiarire lo sforzo profuso nel tentare di creare meno disagi possibili, pur nell'esigenza di dare risalto alle giuste ragioni e preoccupazioni dei lavoratori.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

    L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


      trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

      "Innovare
      è inventare il domani
      con quello che abbiamo oggi"

      Grazie per il tuo interesse.
      A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!