“Abbiamo appreso da fonti aziendali che la presenza dell’Ugl Autoferrotranvieri al tavolo del 20 marzo con Umbria Mobilità Esercizio non è gradita ad alcune sigle sindacali. Tutto questo è inaccettabile”. Parole del segretario dell’Ugl Tpl Roberto Perfetti sull’esclusione del sindacato dall’incontro con l’azienda convocato per giovedì 20 per discutere dell’organizzazione del lavoro del personale in esercizio su gomma e in navigazione.
Uno strappo che secondo il segretario “mina il concetto stesso di democrazia e gioca a sfavore dei lavoratori. L’unica spiegazione – prosegue Perfetti – è che le altre sigle sindacali soffrano di un evidente complesso di inferiorità, talmente grave da spingerli a fare di tutto pur di tagliare fuori noi”. E ancora: “Noi dell’Ugl difenderemo in ogni sede opportuna i nostri associati e la nostra dignità, e soprattutto il valore della democrazia negli ambienti di lavoro. Quest'ultimo valore dovrebbe essere inviolabile e difeso in ogni occasione con tutte le forze dalle organizzazioni sindacali. Peccato che in Umbria Mobilità Spa prima ed Esercizio Srl ora più che mai è evidente che viviamo ormai da tempo il declino assoluto della democrazia sindacale, ed addirittura l’Ugl, al fine di difendere la propria esistenza e partecipazione sindacale in azienda, è stata costretta a rivolgersi al tribunale di Perugia che ha riconosciuto le nostre ragioni. Per questo – sottolinea il segretario – si fa sempre più necessario e urgente un cambiamento di mentalità e di pensiero. Una vera rivoluzione culturale”.
Pertanto, rincara Perfetti, “ci chiediamo come sia possibile difendere oltre milleduecento lavoratori quando non si ha autostima e il terrore della dialettica democratica. In gioco c’è il futuro dell'intera categoria degli Autoferrotranvieri. Proprio dalla regione Umbria – spiega il segretario – potrebbe nascere in estate il contratto di secondo livello della società Busitalia Srl. Quindi invitiamo i rappresentanti dei lavoratori a un esame di coscienza, e se percepiscono nel loro intimo un senso di inadeguatezza, abbiano il coraggio di uscire di scena con onore e lasciare spazio nella stessa organizzazione sindacale e al tavolo delle trattative, a chi può essere più utile di loro. Molto più utile di loro”.
La conclusione è del segretario generale Ugl Enzo Gaudiosi: “La rappresentanza sindacale non va più concessa per motivi ideologici o clientelari, ma per difendere realmente i lavoratori. La tutela dei diritti e la salvaguardia della retribuzione minima salariale sono le componenti fondamentali di questa nostra ‘battaglia’. Una battaglia per i diritti di tutti”.