I lavoratori di Umbria Mobilità si sono riuniti, il 23 luglio, in un'assemblea auto-convocata, per discutere su come comportarsi dopo il mancato rinnovo del contratto collettivo e l'assenza, nella loro busta paga, della quattordicesima. Dopo lo sciopero dello scorso 20 luglio e il sit – in in Piazza Italia, a Perugia, i dipendenti dell'azienda umbra sono giunti a stilare un documento con delle “richieste inderogabili”.
Chiedono il pagamento della quattordicesima, già in ritardo, e la certezza che ci siano abbastanza fondi per coprire i prossimi stipendi. E vogliono anche le dimissioni immediate del CDA “per oggettiva inidoneità nella gestione finanziaria di Umbria Mobilità”. Chiedono inoltre la “effettiva supervisione degli enti proprietari dell'azienda sull’operato dei suoi amministratori”.
L’assemblea ha inoltre deciso di procedere a breve ad una formale denuncia alla Corte dei Conti per effettuare una verifica sull’operato riguardante la gestione di Umbria Tpl e Mobilità.
“In caso di mancato riscontro positivo provvederemo già da venerdì 27 luglio a prendere drastici provvedimenti fino all’interruzione del servizio”.