L'uomo non voleva che i militari redigessero il verbale ed è partita l'aggressione, un carabiniere è rimasto ferito al braccio durante la colluttazione | Per il 48enne disposti i domiciliari
Tutto è cominciato da un semplice controllo dei carabinieri prima dell’alba – domenica scorsa (16 luglio) – ad un’auto ferma a lato della strada lungo la provinciale tra Ponte D’Assi e Padule (Gubbio).
Il conducente – un 48enne eugubino, dipendente Asl – è stato sottoposto all’alcoltest, a cui è risultato positivo con un tasso alcolemico ben oltre 1,5 g/l (tre volte sopra il limite), con conseguente ritiro della patente, sanzione amministrativa e sequestro del mezzo.
La rabbia dell’uomo sarebbe però scattata solo una volta all’interno della sua abitazione, dove lo avevano accompagnato gli stessi militari per redigere il verbale e lasciare in custodia l’auto. Il 48enne, infatti, dopo aver chiesto invano alle forze dell’ordine di risparmiargli le sanzioni, si è fiondato in cucina ed è riapparso con due coltelli a lunga lama, puntandoli entrambi alla gola di uno dei due carabinieri. Come emerge dalle carte della Procura avrebbe anche pronunciato la frase minacciosa “Se finisce così allora la finiamo assieme”.
Dopo una breve colluttazione, durante la quale un militare è rimasto ferito ad un braccio, l’uomo è stato disarmato e arrestato, per poi essere trasferito subito al carcere di Capanne. Ben 4 i reati contestati all’eugubino dal pubblico ministero Patrizia Mattei: tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e guida in stato di ebbrezza.
Nell’udienza di convalida tenutasi ieri (19 luglio) l’avvocato Ubaldo Minelli, difensore del 48enne, ha sostenuto la non configurabilità del tentato omicidio, tesi accolta dal gip Valeria D’Andria che ha quindi disposto gli arresti domiciliari.