“Meglio tardi che mai: da oggi si concretizza la trasformazione del tutor in Valnerina in autovelox, esattamente come avevamo proposto a fine agosto tramite atto di indirizzo depositato in Comune”.
A dichiararlo, il 6 dicembre scorso, Claudio Fiorelli, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Terni, e Francesco Pileri, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Arrone.
“L’atto fu discusso e bocciato con una serie di argomentazioni che solo tre mesi dopo l’Amministrazione Bandecchi si è rimangiata. La maggioranza parlò di sicurezza e del fatto che non gli interessava fare cassa. Oggi Bandecchi conferma che su quel tutor c’era la sua firma e che era sua piena facoltà bloccarlo. Un cambio di direzione clamoroso, peraltro giustificato con i modi ormai tristemente conosciuti, parlando della volontà di fare cassa e tralasciando completamente tutto il discorso sulla sicurezza. Del resto la cosa non ci stupisce. Gli atti vengono bocciati a prescindere, non in base al contenuto. Ancora peggio, questa maggioranza oggi dice una cosa e l’indomani dice esattamente il contrario. Purtroppo continuiamo a constatare l’incongruità di questa Amministrazione che si muove per proclami elettorali e che dimostra di non sapere cosa vuol dire fare davvero gli interessi della comunità e dei cittadini”.
L’installazione a luglio 2024
A luglio 2024, a distanza di un anno dalla delibera della Giunta ternana, fu installato, in Valnerina, il sistema Tutor che controllava la velocità lungo la SS209 (in entrambi i sensi di marcia), in un tratto di 5 km tra la centrale Enel di Galleto e il Comune di Montefranco.
Per questa zona, in passato teatro di numerosi incidenti stradali, i residenti tra Collestatte e Montefranco avevano chiesto più volte una soluzione al fine di aumentare la sicurezza, ma l’allora consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) parlò, nei giorni dell’installazione, di “ennesimo attacco nei confronti delle popolazioni della Valnerina ternana, ultimo atto volto allo spopolamento dei nostri territori.
“Se si tiene alla sicurezza stradale – precisò il consigliere – bisognerebbe limitare il transito dei mezzi pesanti e i limiti di velocità andrebbero fatti rispettare, soprattutto in prossimità dei centri abitati. E’ evidente che l’obiettivo è spremerci economicamente rendendo impossibile la vita di chi dalla Valnerina si sposta verso Terni per lavorare“.
La protesta dei sindaci della Valnerina ternana
Il tutor fu attivato alla mezzanotte del 10 agosto. Quasi immediate le polemiche sui dispositivi di controllo installati. I sindaci della Valnerina ternana, nello specifico, facendosi portavoce dei propri cittadini, chiesero l’aumento del limite a 60 km orari e un incontro al prefetto di Terni, che si tenne l’8 agosto scorso. “Nessun Comune deve ritenersi secondario, ma tutti devono perseguire l’unico obiettivo della sicurezza stradale. Mantenere il coordinamento tramite tavoli congiunti è necessario per ribadire che l’azione di controllo e quella sanzionatoria sono finalizzate esclusivamente a ridurre il numero dei sinistri e a migliorare le condizioni di sicurezza stradale, non a fare cassa”, dichiarò il prefetto Bruno.
Per Anas giusto il limite a 50 km/h
Nello stesso mese di agosto il vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore, chiese l’innalzamento del limite di velocità. Con una missiva, però, Anas certificò la necessità di garantire la sicurezza con un limite di 50 Km/h: “dal km 4-600 al km 6+280 l’andamento plano-altimetrico della strada, la presenza della galleria ‘Cascata delle Marmore’, la larghezza ridotta della carreggiata e la presenza di intersezioni ed accessi non consente l’aumento del limite di velocità a 70 Km/h“.
L’annuncio del 4 novembre
Infine, il 4 novembre scorso, l’annuncio del vicesindaco di Terni,: “Il tutor verrà spento di giorno. Sarà acceso solo di notte e negli orari diurni fungerà da autovelox”.