Turismo e Perugia 1416, Severini "Negli hotel +18% rispetto a giugno 2015" - Tuttoggi.info

Turismo e Perugia 1416, Severini “Negli hotel +18% rispetto a giugno 2015”

Cristiana Mapelli

Turismo e Perugia 1416, Severini “Negli hotel +18% rispetto a giugno 2015”

18 conferenze, 12 rappresentazioni teatrali, 120 figuranti per rione per un complessivo di 600: questi i dati che l'assessore ha fornito in consiglio | Del "caso Perugia" se ne parla a Firenze
Mar, 22/11/2016 - 10:07

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Dopo polemiche  e mormorii di quartiere, finalmente su Perugia 1416 qualche numero. I consiglieri dell’opposizione Vezzosi, Bistocchi, Arcudi, Mencaroni durante il consiglio comunale di lunedì hanno chiesto all’assessore alla Cultura Teresa Severini di tradurre in cifre il ritorno economico della manifestazione storica cittadina dichiarato a mezzo stampa.

Qual è stato il ritorno economico per gli alberghi, i ristoranti e le attività ricettive di Perugia, con specifica attenzione ai dati su arrivi e prenotazioni – chiedono dai banchi dell’opposizione  – . Quale è stato il ritorno di immagine per la città di Perugia seguendo i parametri sopra riportati per comparare eventi come Umbria Jazz e il Festival Internazionale del Giornalismo?”. Insomma, la prima manifestazione storica di Perugia che per mesi ha diviso la città, ha portato turismo nell’acropoli? Secondo l’assessore Severini sì: “Basti pensare spiega l’assessore – che nel giugno 2016 gli alberghi cittadini hanno registrato un +18% rispetto allo stesso periodo del 2015″. Ma andiamo per gradi e partiamo dall’inizio della discussione durante il consiglio comunale di lunedì.

Perugia 1416, la città divisa | Chi sfila si compra l’abito 

Programmazione economica. Mencaroni, Vezzosi ed Arcudi, Bistocchi hanno riferito che il Comune di Perugia, tramite apposite delibere e determine, ha stanziato la cifra di 190mila euro per sovvenzionare la manifestazione “Perugia 1416”. Al contrario alla Fondazione Umbria Jazz di cui il Comune di Perugia è socio sono stati erogati contributi di varia natura corrispondenti alla cifra di 50mila euro. Infine per il Festival Internazionale del Giornalismo il Comune di Perugia ha stanziato la cifra di 5mila euro.
Queste ultime, eventi storici (Umbria Jazz, nata oltre quaranta anni fa) e dalla forte attrattività. “Nei dieci giorni dell’edizione 2016 ha visto svolgere oltre duecento concerti con 2.5000 biglietti venduti solo per l’Arena Santa Giuliana e con oltre due milioni di utenti Facebook, oltre che dalle varie visualizzazioni di video ed eventi live”. 
Il Festival Internazionale del Giornalismo per l’edizione 2016 ha visto in cinque giorni 549 speaker da 34 paesi, 259 eventi in 17 location, 170 mila visite al sito e 1.850 camere d’albergo occupate e circa 65000 presenze. Anche per quanto riguarda i social network i numeri sono altissimi: 35 mila accessi per il canale Youtube, 7 mila ore di visualizzazioni dal vivo e on demand, 50 mila tweet da quattro continenti con l’hashtag #Ijf16, 440 mila visualizzazioni dei contenuti su Facebook, 120 mila tra ‘like, clic, condivisioni e commenti.

Il contributo. L’assessore Severini ha parlato, in apertura, di indicazioni, fornite nell’interrogazione, non corrette e per l’effetto tendenziose e volte a gettare discredito infondato. Ha ricordato, infatti, che nel capitolo “comunity drama” contenuto nel progetto per la candidatura di Perugia a Capitale europea della cultura era prevista l’introduzione di una rievocazione storica e sono stati utilizzati fondi per 65.500 euro proprio per questo. Gli ulteriori 100mila euro (dei quali solo 80mila erogati) vengono dal bilancio comunale.
In merito al confronto con UJ ed il Festival del Giornalismo, Severini ha ritenuto non corretto farlo, tenuto conto del fatto che le due manifestazioni citate hanno una storia decennale o ultradecennale, mentre Perugia 1416 è neonata.

I “contatti”. Manifestazione storica che ha fatto registrare un forte coinvolgimento dei cittadini che hanno sposato il progetto, rivolto al futuro, ma senza dimenticare di onorare il passato. Il progetto è di coesione sociale e non si esaurisce nei giorni della manifestazione, ma dura tutto l’anno concentrandosi sui temi della cultura, del commercio e del turismo. In un paese come l’Italia nel quale si registra una forte crisi della cultura, Perugia 1416 ha rappresentato un’inversione di tendenza, come confermano i numeri: 18 conferenze, 12 rappresentazioni teatrali, 120 figuranti per rione per un complessivo di 600, un numero medio di 50-60 persone per Rione che hanno lavorato all’evento, 12.500 persone presenti alla sfilata del 18 giugno, 600 costumi in parte acquistati ed in parte affittati dai figuranti con evidente beneficio per le sartorie artigianali dell’Umbria.
Il successo è confermato dai dati internet, con circa 81mila contatti ed un video conclusivo della giornata del 18 giugno che è stato il secondo più visto dopo quello sul “concertone” di radio Subasio. Oltre alla presenza di 8 giornalisti di oltre confine.

Turismo. Il ritorno economico, per quanto sia difficile fare stime, è stato importante;  “Se si parla d’immagine Perugia ha fatto centro, visto che nella prossima riunione degli stati generali delle rievocazioni storiche, che si terrà a Firenze e che ha una valenza nazionale, si parlerà proprio del “caso-Perugia”.

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