Segno positivo per i flussi turistici nella città di Orvieto nei primi sette mesi del 2024.
I dati
Stando ai dati diffusi dalla Regione Umbria, sono 83.568 gli arrivi nelle strutture alberghiere ed extralberghiere tra gennaio e luglio (+2% rispetto allo stesso periodo del 2023), e 155.296 le presenze (+5,8%). Torna a crescere, inoltre, la permanenza media.
Nel dettaglio, sono sostanzialmente stabili gli arrivi dei turisti italiani (49.256), mentre le presenze (81.095) crescono del 4,8%. Per quanto riguarda gli stranieri, i 34.312 arrivi nei primi sette mesi del 2024 fanno registrare un +3,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e le 74.201 presenze un incremento del 6,9%.
Comprensorio Orvietano
Nel Comprensorio Orvietano gli arrivi sono stati complessivamente 110.500 (+1,5%) e le presenze 234.456 (+4,3%). Di questi, 67.691 arrivi (+0,4%) e 117.609 presenze (+3,4%) riguardano i turisti italiani. Migliori gli incrementi dei turisti stranieri con un +3,3% di arrivi (42.809) e un +5,2% di presenze (116.937). Nel confronto disponibile con il 2019, nell’Orvietano si registra un –8,1% di arrivi e un -1,6% di presenze.
Le statistiche relative all’Orvietano restituiscono dati anche in base alla tipologia di struttura di accoglienza. Nei primi sette mesi del 2024 sono stati 46.260 gli arrivi (-7,2% rispetto al 2023) e 73.879 le presenze (-4,8%) negli esercizi alberghieri, mentre 64.240 gli arrivi (+8,9%) e 160.667 (+9,1%) le presenze negli esercizi extralberghieri. Rispetto al 2019, crescono del 29,6% gli arrivi e del 15,6% le presenze nel settore extralberghiero.
Tardani: “Numeri molto buoni”
“I dati dei primi sette mesi del 2024 – commenta il sindaco e assessore al Turismo del Comune di Orvieto, Roberta Tardani – consolidano i livelli dei flussi dello scorso anno con numeri molto buoni, in particolare nel primo trimestre. Nei prossimi giorni convocheremo l’Osservatorio sulla tassa di soggiorno: analizzeremo i dati insieme agli operatori e discuteremo sulle prossime iniziative e sui progetti da mettere in campo, a partire da quelli in vista del Giubileo del 2025″.