Una persona su tre, in quel gruppo di poche case che contano 120 abitanti in tutto, si è ammalata di tumore. Sono le stime, tremende, di un cittadino che carta topografica alla mano ha messo insieme il vissuto di questa piccola comunità che vive tra Piegaro e Panicale. Solo nella sua famiglia tre donne si sono ammalate, due sono morte. Questo racconta in una lettera che ha inviato ai sindaci dei due Comuni e all’Asl.
“Sarebbe importante far sapere che esistono territori toccati magari in modo anche più profondo dal problema dei mali incurabili, come accade a Pietrafitta – ci spiega il cittadino che ci ha contattato per raccontarci la sua storia – Da parte mia verrà fatto ogni sforzo per sensibilizzare chi per troppo tempo ha sofferto in silenzio. Di sicuro è tardi, forse troppo tardi per “scavare” su problematiche del passato, ma comunque è doveroso provarci. Per quello che mi riguarda, il pensiero e la paura che porto dentro non sono di adesso e non sarà mai troppo tardi tentare”.
La scienza e la statistica sono ancora lontane dal dare conferme, sempre che ce ne siano, ma quello che è certo è che la popolazione qui, di conferme alle loro paure ne trova ogni giorno: hanno il nome delle 26 persone morte per cancro dal 1970 ad oggi e delle altre 10 a cui il cancro è stato diagnosticato nelle circa 40 famiglie residenti e che lui riporta con precisione sulla piantina. E quei puntini colorati che spuntano su un pezzettino di mappa fanno paura.
Danno ambientale? Rifiuti? Inquinamento delle falde acquifere? “La situazione portatavi a conoscenza – scrive il cittadino che ha fornito anche una mappa dettagliata della situazione – mi induce per dovere morale verso la mia famiglia ma anche verso i miei concittadini a ricercare con tutta la forza e anche con ogni mezzo tutta la verità su ogni possibile danno ambientale causato da ignoti che siano state emissioni fuori controllo, oppure discariche funzionanti in quegli anni utilizzate anche per rifiuti solidi urbani, che potrebbero aver arrecato inquinamento alle falde acquifere – scrive -. Credo di aver il diritto di sapere, come tanti altri […] affinchè i nostri giovani ma anche i figli che nasceranno nel nostro territorio non vivano nel dramma della paura di ammalarsi”.
Il Comune ha aperto un’indagine. “E’ dal primo giorno del mio mandato che mi sono impegnato per ottenere al più presto delle risposte in questo senso – ha spiegato il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli –, ma per stabilire con certezza se esiste una incidenza più alta che in altri territori omogenei non basta il mero calcolo numerico. Serve uno studio approfondito che vada molto indietro nel tempo e stabilisca un eventuale rapporto anche in base al tipo di patologie riscontrate. Di certo come amministrazione siamo i primi a voler dare una risposta a questa domanda”.