Tribunale Spoleto, il sindaco Benedetti, "Rammaricato dalle dichiarazioni dei sindaci di Marsciano e Todi" - Tuttoggi.info

Tribunale Spoleto, il sindaco Benedetti, “Rammaricato dalle dichiarazioni dei sindaci di Marsciano e Todi”

Redazione

Tribunale Spoleto, il sindaco Benedetti, “Rammaricato dalle dichiarazioni dei sindaci di Marsciano e Todi”

Mar, 14/08/2012 - 18:47

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“L'Amministrazione Comunale di Spoleto ha sempre registrato con doveroso rispetto le posizioni dei Sindaci dei diversi Comuni interessati alla complessa partita dei tribunali, senza mai avanzare critiche ed evitando inutili contraddittori. Ora che il Consiglio dei Ministri, in base ad una dettagliata legge delega del Parlamento, ha dato il via libera definitivo al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, ci rammaricano le dichiarazioni dei Sindaci di Todi e Marsciano, che riducono tutte le loro motivazioni per l'accorpamento giudiziario al capoluogo di Perugia sostenendo la convenienza dei collegamenti lungo l’asse viario della E45”: a parlare è il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti.
“Francamente, in una fase epocale – continua Benedetti – in cui si è aperto il dibattito progettuale su nuove aree regionali, sulla soppressione-riordino delle province, su un assetto funzionale riequilibrativo dei servizi pubblici essenziali, pensavamo fosse il momento, seppur molto in ritardo, di rilanciare come una ricchezza un vero policentrismo territoriale, di conquistare alla fascia centrale dell'Umbria una sua consistenza istituzionale, che per un verso non esclude aggregazioni spontanee di bacini per la gestione di specifici servizi, per altro verso rappresenta un contributo forte alla stessa sopravvivenza dell'Umbria come nucleo in prospettiva di una tanto evocata realtà centro-italiana. L'unificazione di Spoleto, Foligno e Todi in un importante polo giudiziario, mentre attua con rigore la finalità dell'efficienza perseguita non da un Sindaco ma dal deliberato governativo, dovrebbe essere sfruttata fino in fondo come una storica opportunità verso questa prospettiva. Parte degli avvocati dei fori di Foligno e di Todi non a caso condividono tale opportunità, ritenendola più decisiva di qualche chilometro di differenza o di pur comprensibili comodità abitudinarie, che peraltro possono essere compensate da una strutturazione assai più fluida e fruibile nel contesto spoletino. Con tutto il ribadito rispetto nei confronti della Amministrazione di Todi e con tutta la comprensione verso le resistenze che ancora serpeggiano a Foligno, ci sembra che il perpetuare la logica dell’accentramento sul capoluogo stia diventando sempre più un atteggiamento contrario alle prospettive di riequilibrio dell’Umbria, tanto più in tempo di crisi. Per l’Umbria e per le sue amministrazioni è il momento di dimostrare la capacità di riformare e non di proteggere ad ogni costo un assetto delle istituzioni, dei territori e dei servizi che non si sostiene più e mostra, giorno dopo giorno, tutti i limiti di un sistema squilibrato, pesante, costoso e poco efficace. In questa difficile partita delle circoscrizioni tutti stanno facendo la propria parte il governo, i parlamentari dell’Umbria, i sindaci e non vedo ragioni di bandiera o di steccati, tant’è che chi oggi sostiene l’attuazione puntuale dei principi della Legge delega è lo stesso che anni addietro si batté per far ottenere Sezioni distaccate di Tribunale a cinque città umbre, prima tra le quali Todi.

“E’ il momento di essere lungimiranti e capaci di progettare un futuro migliore – conclude il sindaco – se non saremo all’altezza rischiamo che l’Umbria resti al palo, invece abbiamo tutte le potenzialità e le capacità per tornare ad essere un laboratorio italiano di soluzioni innovative e efficaci. La sfida è appena cominciata. Ci attendono prove ancora molto dure che si chiamano Umbria Mobilità, Sanità, Province e Unioni Speciali, personalmente sono convinto che per vincerle serve più Umbria e meno divisioni, più pensiero riformatore e più unità tra riformatori, da qualsiasi parte essi si trovino”.

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