Una serie di scioperi si prospetta su Perugia e su tutto il sistema di trasporti dell'Umbria, come annunciato ieri da tutte le sigle sindacali che rappresentanoi i lavoratori della nuova azienda unica dei trasporti regionali Umbria Tpl e Mobilità.
“Le Organizzazioni Sindacali (…), anche in vista di Eurochocolate, chiedono all'opinione pubblica che non si faccia fuorviare da dichiarazioni strumentali rilasciate ai media dall'azienda, e chiedono anche agli enti proprietari, danti causa degli amministratori dell'azienda, se quanto sta accadendo e quanto potrà accadere in futuro si poteva evitare, magari con più perseveranza, responsabilità, disponibilità al dialogo e umiltà”, hanno affermato in un comunicato ccongiunto le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal, Ugl-Trasporti e Orsa.
Secondo le rappresentanze dei lavoratori, l'estrema soluzione di una serie di scioperi per femrare il trasporto pubblico resta l'unica soluzione dopo l'ennesimo fallimento, la scorsa settimana, delle trattative di conciliazione con l'azienda.
“La rigidità dimostrata dalla delegazione aziendale non ha permesso di raggiungere alcun compromesso utile a consentire almeno la sospensione delle procedure di raffreddamento”, scrivono le segreterie.
Le ragioni dei sindacati – Nel dettaglio, i sindacati, che renderanno note nei prossimi giorni le date degli stop ai servizi, contestano all'azienda:
-la retromarcia dell’azienda sull’ipotesi di omogeneizzazione dei trattamenti economici, rinnegando quanto dichiarato alla stampa nei giorni precedenti circa il presunto rifiuto delle Organizzazioni Sindacali alla proposta avanzata in tal senso; evidentemente questi soldi non sono mai stati realmente nelle disponibilità aziendali;
-la disponibilità a riattivare un tavolo di confronto con le RSU senza però il preventivo ritiro dei provvedimenti unilaterali;
-l’incertezza sulla data di inizio del confronto sul piano industriale, viste le forti preoccupazioni del personale che insiste sulle sedi periferiche;
-la mancata definizione di una risposta rispetto alla questione del mancato riconoscimento degli scatti di anzianità al personale già impiegato con contratto di formazione e lavoro, diritto sancito da una sentenza della corte di cassazione a Sezioni Unite.
“Le Organizzazioni Sindacali ribadiscono inoltre la necessità di trovare una soluzione definitiva alla questione delle due unità della ex SSIT il cui contratto a termine era scaduto il 30 settembre”.