Ale. Chi.
L'undicesima edizione di “Canti e Discanti – Umbria World Fest” ospiterà il tema “Madre Terra”: il festival, che si svolgerà a Foligno dal 25 al 29 luglio, quest'anno vuole “approfondire i cambiamenti che la terra sta affrontando”. Ha aperto così la conferenza stampa di questa mattina, nella Sala Fiume di Palazzo Donini, il direttore artistico della manifestazione Piter Foglietta. Insieme a lui, per la presentazione del calendario, anche l'Assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, e Elisabetta Piccolotti, Assessore alla Cultura del Comune di Foligno. Un incontro che non si è limitato a parlare degli artisti, nazionali e internazionali, che Foligno ospiterà nei giorni della rassegna, ma che si è soffermato, grazie ai relatori, sul “progresso e sull'innovazione che Canti e Discanti vogliono apportare alla città”.
Il programma – L'approccio è decisamente multiculturale: musicisti, fotografi, registi, viaggiatori e giornalisti per rimarcare la natura di Foligno come “crocevia di genti”. Spiccano tra gli ospiti la leggenda della chitarra mondiale Al Di Meola, in programma per giovedì 26 a Palazzo Trinci, e Saba Group con Niccolò Fabi, che calcherà il palco della stessa location il giorno dopo.
Grazie alla collaborazione con la National Geographic Italia, Palazzo Candiotti si trasforma in un “palazzo della fotografia”, con mostre fotografiche e slideshow multimediali a tema, aperte fino al 10 agosto: “una raccolta straordinaria che immortala il nostro paese, e non solo, visto da alcuni tra i maggiori professionisti dell'immagine a livello nazionale”. Tre invece le mostre curate da RVM Magazine: 11/3 Tsunami Project, a cura di Chiara Oggioni Tiepolo; “The Lovely Sea”, con foto di Paulo Siquiera e Nadia Shira Cohen; “Amore mio di Provincia”, di Veronica Daltri. Si parlerà dunque della terra, maltrattata e ribelle, dello tsunami del Giappone, del prosciugamento del Lago Aral, di Etiopia, Kazakistan, Brasile e Italia.
Canti e Discanti quest'anno apre anche ad un nuovo linguaggio, quello del documentario, a volte difficile da comprendere, ma che vuole essere un grido: con “Polvere”, opera finalista al David di Donatello 2012, si parlerà del grande processo sull'amianto, una pagina di storia e società del nostro paese.
“Un festival originale” – “Canti e Discanti è una manifestazione che ha conquistato un proprio spazio rispetto agli altri festival umbri, che in fondo si assomigliano un pò tutti, perchè seguono tutti un modello”. Queste le parole di apprezzamento dell'Assessore Bracco, il quale si è poi soffermato sui cambiamenti che sta affrontando il nostro pianeta, e sull'originalità di chi vuole portare sotto gli occhi di tutti, attraverso l'arte, i problemi dell'umanità. A chi chiede all'organizzazione di portare a Foligno musicisti famosi della scena pop italiana e internazionale, l'Assessore Piccolotti risponde: “loro non hanno bisogno di pubblicità. Serve il progresso, non solo profitto economico. E dedicare un festival all'arte, che si incontra con tematiche cruciali per l'uomo, è il vero significato della manifestazione”.
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