Dopo anni sono stati sincronizzati e illuminati anche gli orologi sui quattro lati, esulta il Comitato dopo la petizione per il ripristino
Dopo anni di silenzio ieri mattina (22 ottobre) la campana della Torre del Moro di Orvieto è tornata a battere le ore e scandire il tempo della città.
Il Comitato “Amici del Moro – La voce di Orvieto” ha parlato di “emozione incredibile” oltre che di “un ritorno alla normalità”, a seguito dell’impegno preso grazie ad una petizione (1.400 firme raccolte) organizzata dal presidente Giorgio Campanari.
Con il deciso “batoccare” della campana sono stati sincronizzati e illuminati anche gli orologi sui quattro lati della torre. “Da troppo tempo uno dei monumenti simbolo della città era in silenzio e al buio – ha detto il sindaco Roberta Tardani – In queste settimane abbiamo lavorato per recuperare una tradizione cittadina come richiesto da tanti orvietani”.
“Grazie al consigliere Stefano Olimpieri, – ha aggiunto il primo cittadino – che ha preso a cuore la questione e seguito passo passo il lavoro portato avanti dal vicesindaco Mazzi insieme a tecnici specializzati e agli operai del Csm per ripristinare la voce di Orvieto”. “La storia e la nostra tradizione non possono finire mai perchè ci fanno sentire comunità e ci radicano il senso di appartenenza” ha aggiunto il Comitato.
La Torre del Moro, costruita alla fine del 1200 per difendere la città, è alta circa 50 metri, ed è il centro che segna la divisione dei quattro quartieri di Orvieto: Corsiva, Olmo, Serancia e Stella. Serve salire 236 gradini per arrivare in cima, dove vi sono due campane, la più grande installata nel 1313. L’orologio meccanico fu invece aggiunto alla fine del XIX secolo.