Nuovo atto dell’Amministrazione Comunale di Todi sul fronte della riduzione dei rifiuti, dell’incremento della raccolta differenziata e della riduzione dell’impatto ambientale. Con un’ordinanza firmata dal Sindaco Antonino Ruggiano il comune comunica ai cittadini residenti a Todi e alle attività commerciali operanti sul territorio comunale le nuove disposizioni relative al divieto di commercializzazione ed uso dei contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili e compostabili.
La decisione giunge dalla considerazione che le pubbliche Amministrazioni, in base alla normativa vigente, hanno l’obbligo, in generale, di predisporre azioni di prevenzione, riduzione delle quantità di rifiuti e devono svolgere azioni rivolte alla valorizzazione, studio ed introduzione di sistemi integrati per favorire il massimo di energia e di risorse, impegnandosi a raggiungere gli obblighi di raccolta differenziata finalizzata al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili riducendo in modo sensibile la quantità dei rifiuti secchi indifferenziati da conferire nelle discariche.
In tale ottica, il Comune di Todi intende con questo provvedimento diminuire il ricorso a materie prime non rinnovabili (petroli) favorendo l’utilizzo di materie prime rinnovabili quali le bioplastiche, orientando e sensibilizzando la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale.
L’obbiettivo è dunque che i cittadini residenti a Todi e le attività commerciali operanti sul territorio comunale si dotino e utilizzino esclusivamente posate, piatti, cannucce, bicchieri, sacchetti e contenitori per alimenti in plastica monouso in materiale biodegradabile e compostabile.
A decorrere dal 1 ottobre 2019 scatterà quindi il divieto di utilizzare o fornire buste di plastica (shoppers) non biodegradabili, che dovranno essere sostituiti da sacchetti certificati biodegradabili e compostabili conformi agli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995 come, ad esempio, in materiali bioplastici di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o fibre naturali. Dalla stessa data sarà vietato l’uso dei contenitori e delle stoviglie monouso non biodegradabili. In fase di prima applicazione delle disposizioni sarà tuttavia consentito di utilizzare i sacchetti giacenti nei depositi fino all’esaurimento delle scorte e comunque entro e non oltre il 1 marzo 2020.
Ai trasgressori sarà comminata una sanzione amministrativa da €. 25 a €. 500.