TOCCATECI TUTTO, MA NON L'OSPEDALE... IL CITY FORUM E I FALSI ALLARMISMI SUL S. MATTEO - Tuttoggi.info

TOCCATECI TUTTO, MA NON L'OSPEDALE… IL CITY FORUM E I FALSI ALLARMISMI SUL S. MATTEO

Redazione

TOCCATECI TUTTO, MA NON L'OSPEDALE… IL CITY FORUM E I FALSI ALLARMISMI SUL S. MATTEO

Dom, 22/06/2008 - 19:46

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È più scatenato che mai lo Spoleto City Forum, il comitato di associazioni spoletine (attualmente ne fanno parte in 36) che si interessa delle varie problematiche del territorio. Ma l'argomento principe da affrontare, per l'organizzazione spoletina, rimane la sanità. E guai a chi fa finta che le cose vanno bene quando invece non è così. “Toccatemi tutto ma non il mio… ospedale”, verrebbe da dire ricalcando lo slogan di una nota pubblicità.

E figurarsi cosa accade quando, come successo negli ultimi giorni – dopo l'ultima lettera inviata all'assessore regionale Maurizio Rosi, proprio in merito al paventato depotenziamento dell'ospedale di Spoleto -, a rispondere alla città ed al City Forum era stato il Partito democratico cittadino, che parlava di falsi allarmismi sul S. Matteo degli Infermi ed illustrava anzi i potenziamenti della struttura. Apriti cielo! Ecco che arriva in fretta la replica del comitato di associazioni.

“Siamo alle solite – si legge infatti in una nota inviata dal C.F. -. Quando il City Forum solleva un problema, il problema per qualcuno diventa il City Forum. Sulla vicenda che riguarda il futuro del nostro ospedale, per esempio, anziché arrivarci la risposta di chi avevamo interpellato, ovvero l'assessore regionale Rosi, arriva una sorta di difesa politica d'ufficio da parte della Segreteria cittadina del Partito Democratico che, senza mezzi termini, ci accusa di creare falsi allarmisti e di ‘non essere il reale interlocutore politico nella gestione dei servizi sanitari'”.

“Sulla seconda affermazione – spiegano le 36 associazioni – possiamo anche essere d'accordo, visto che il City Forum è equidistante da ogni schieramento di parte, ma opera soltanto per l'esclusivo interesse dei cittadini, anche se in proposito eravamo convinti che alla politica competesse solo l'elaborazione delle strategie, e non già la gestione dei servizi (!). Per ciò che concerne il falso allarmismo, invece, non vogliamo essere denigratori ad ogni costo, ma nemmeno attendisti per forza. Abbiamo sempre accolto le istanze avanzate dal Tribunale del Malato che, quotidianamente, recepisce quelle dei comuni cittadini. Era forse un falso allarme – prosegue la nota – aver detto che dal 1995 in poi, ogni servizio riunificato fra i due ospedali, anche se legittimo per il contenimento delle spese, non ha mai trovato sede presso il nostro nosocomio, ma sempre e solo a Foligno?Era allarmismo aver ricordato che, negli ultimi anni, a Spoleto si possono fornire solo in parte i servizi di geriatria, di pneumologia, di otorinolaringoiatria, di oculistica, di urologia, di angiologia? Era allarmismo essersi rammaricati di aver perso la scuola infermieri, la farmacia interna, il magazzino economale, e così via? Non siamo mai voluti entrare nel merito della gestione ospedaliera; anzi, abbiamo in ogni occasione riconosciuto al personale la massima competenza ed abnegazione, ed al direttore generale, dott.ssa Rosignoli, una provata capacità ed una inusuale disponibilità a confrontarsi con noi.Abbiamo solo chiesto a gran voce a chi di dovere, forti del sostegno dei tanti cittadini che con noi hanno manifestato mesi addietro, di inserire nel nuovo Piano Sanitario Regionale, la norma che permette al nostro ospedale di mantenere la peculiarità dell'emergenza-urgenza”. “Senza polemiche e senza astio” ricorda il City Forum, che incalza: “Apprendiamo con enorme soddisfazione che il Partito Democratico spoletino, nelle persone dei suoi massimi rappresentanti, si fa ora garante ufficialmente di questo impegno. Per questa azione avrà il nostro sincero plauso e riconoscimento, ed il nostro incondizionato sostegno. Ed affermiamo ciò con la massima convinzione, visto che siamo certi che, gli stessi soggetti, avranno anche la forza di assumersi le responsabilità nel momento in cui, malauguratamente, – conclude il C.F. – tali impegni dovessero essere disattesi”.

(sara fratepietro)


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